Un tema delicato come le terapie chemioterapiche e un post che sapeva di fake news hanno fatto scivolare in una polemica sui social l'assessore ai Lavori pubblici di Venezia,...
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Esplosa la bufera, Zaccariotto ha subito raddrizzato il tiro: «mi dispiace per i fraintendimenti, la 'condivisione' non è stata asettica o favorevole, ma preceduta da una domanda che aveva semplicemente il fine di aprire un dibattito su delle 'informazionì che circolano in rete, in particolare in temi di così grande sensibilità», ha scritto l'amministratrice, rispondendo a chi indicava come bufala 'certificata' il post pubblicato o criticava il solo mettere in dubbio l'efficacia della chemio, e a quelli che rimandavano a studi dell'Oms accreditati, «pubblici e facilmente reperibili». «Ho condiviso un post su Facebook - ha sottolineato Zaccariotto - ma questo non significa che condivida quello che c'è scritto. Non ho fatto commenti di sostegno, ho scritto anzi che bisogna stare attenti». «Non sono né un medico - ha aggiunto l'assessore - né un tecnico, ma una cittadina e come tale credo che interessi a me, come a molti altri, aprire un dibattito che fornisca più informazioni possibili». «La chemio? Ognuno decide per sé. Personalmente credo l'essere umano abbia il diritto di aggrapparsi a qualunque speranza anche al di là della scienza».
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Il Mattino