Migliore ricerca scientifica in chirurgia pediatrica: premiato a Miami il team della Federico II

Migliore ricerca scientifica in chirurgia pediatrica: premiato a Miami il team della Federico II
Durante il 31° Congresso della società americana di chirurgia pediatrica mini-invasiva, tenutosi a Miami dal 1° al 4 Giugno 2022, il team della chirurgia...

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Durante il 31° Congresso della società americana di chirurgia pediatrica mini-invasiva, tenutosi a Miami dal 1° al 4 Giugno 2022, il team della chirurgia pediatrica dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, capitanato dal prof. Ciro Esposito, è stato premiato per la migliore ricerca scientifica pubblicata in chirurgia pediatrica nell’anno 2021.

“Le applicazioni della Fluorescenza con verde indocianina in Chirurgia ed Urologia Pediatrica” è il titolo della sessione presentata dal prof. Esposito al Congresso, insieme alle dott.ssa Maria Escolino e al dott. Vincenzo Coppola, che a conclusione sono stati premiati dal prof. Miguel Guelfand, Presidente dell’Ipeg, per il lavoro pubblicato sul Journal Frontiers in pediatrics riguardante le diverse applicazioni della fluorescenza con verde indocianina in chirurgia ed urologia pediatrica.

«Il verde indocianina o Indocyanine green» spiega il prof Esposito «è una molecola che se iniettata nel corpo umano permette di realizzare un mappatura delle strutture anatomiche che vengono identificate più facilmente dal chirurgo perché diventano di color verde fluorescente. L’Icg viene utilizzata in chirurgia mini-invasiva e in chirurgia robotica e può essere iniettata nel corpo umano per via endovenosa o direttamente negli organi da studiare e permette di evidenziare la vascolarizzazione, l’architettura linfatica o di differenziare in maniera più precisa alcuni processi infiammatori o tumorali dai tessuti sani. Grazie alla tecnologia della fluorescenza ed all’utilizzo di particolari telecamere laparoscopiche Hd 3d 4k è possibile colorare di verde i margini di un tumore, la vascolarizzazione di un organo, il drenaggio linfatico di organi e parenchimi, o evidenziare dei linfonodi patologici in caso di metastasi».

Questa tecnologia utilizzata dalla chirurga pediatrica federiciana da oltre 5 anni permette, quindi, di realizzare una chirurgia più precisa, interventi più veloci ma soprattutto più sicuri per operatori e pazienti perché si riducono le complicanze operatorie, in particolare per gli interventi di chirurgia avanzata.

«Le principali indicazioni di questa tecnologia sono la chirurgia del rene e delle vie urinarie, la chirurgia del fegato e delle vie biliari, l’oncologia, la chirurgia d’urgenza e l’andrologia in particolare i pazienti pediatrici con varicocele. Sono davvero orgoglioso di aver ricevuto questo premio e di essere stato invitato dai colleghi americani a presentare questa tecnica anche negli Stati Uniti, dove hanno ancora poca esperienza con questa nuova tecnologia» continua il prof. Esposito.

«Grazie al connubio tra avanguardia tecnologica, eccellenze professionali, umanizzazione dell’assistenza e percorsi personalizzati, la nostra chirurgia pediatrica è stata in grado di invertire il flusso della migrazione sanitaria. I piccoli pazienti pediatrici e le loro famiglie erano spesso costretti a recarsi fuori Regione, con costi e disagi enormi per i nuclei familiari. Oggi il nostro centro è all’avanguardia in Europa per le tecniche mini-invasive e robotiche e tante famiglie, da molte regioni italiane, scelgono la nostra chirurgia pediatrica come risposta ai bisogni assistenziali dei loro bambini» sottolinea il direttore generale Anna Iervolino.

Sono circa 1500 i pazienti operati in un anno dalla chirurgia pediatrica federiciana, di cui molti attraverso l’uso delle tecniche laparoscopiche, robotiche, endourologiche e laser-assistite.

Nel 2015, infatti, la chirurgia pediatrica della Federico II è stata nominata centro di riferimento Nazionale di chirurgia laparoscopica e mini-invasiva pediatrica e nel 2021 è stata identificata quale centro di riferimento per la regione Campania di chirurgia mini-invasiva e robotica pediatrica.

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Il Mattino