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Il terrore visto da vicino ha il muso di un cinghiale irsuto con occhi minacciosi e zanne affilate. Un’immagine da brivido che racconta il dramma vissuto ieri con il cuore in gola dai piccoli alunni di una scuola materna del Pescarese. Il paese è quello di Bussi sul Tirino, noto per le acque gelide e cristalline del suo fiume, 2500 anime e bambini che ogni mattina arrivano all’asilo anche dai paesi vicini.
La scuola è quella di via Giovanni XXIII e ospita due classi che fanno capo all’istituto comprensivo di Popoli. Il caos scoppia a mezzogiorno. Mentre i piccoli in classe erano in attesa del pranzo, il cortile della scuola è stato invaso da un branco di cinghiali. Con sorprendente rapidità, l’esemplare più grosso - una femmina - si è separato dai cuccioli e a testa bassa ha caricato contro l’edificio, mandando in frantumi una vetrata e abbattendo un pannello e un armadio. È bastato un attimo per scatenare terrore e scompiglio. I bambini che hanno assistito alla carica dell’animale hanno cercato riparo sotto i banchi. «Stiamo facendo le simulazioni per l’evacuazione in caso di allarme terremoto, i piccoli sanno bene cosa fare e quando la vetrata è andata in pezzi si sono comportati al meglio» ha commentato la dirigente scolastica Patrizia Corazzini. «Una bella prova corale di efficienza».
Coraggiosa la maestra, fredda nel pararsi davanti al cinghiale a protezione dei suoi alunni. Nel trambusto ha sbattuto contro un armadio ed è rimasta ferita ad un fianco. «Niente di grave», dirà. Senza perdersi d’animo, insieme con il cuoco ha messo in sicurezza i piccoli mentre il cinghiale proseguiva la sua corsa furiosa e selvaggia nell’aula e nel corridoio, abbattendo sedie e tavoli come birilli. Una porta di sicurezza spalancata dal cuoco è stata la via di fuga attraverso la quale l’animale è tornato all’aperto e ha potuto dileguarsi nelle vicine campagne con il branco riunito.
GRIDA E PIANTI
Grida e pianti dei bambini hanno segnato lo scampato pericolo, ma quanta paura. «È una fortuna che nessuno si sia fatto male, i piccoli dell’altra classe non si sono quasi accorti di nulla» il commento del personale scolastico.
IL SINDACO
Il plesso scolastico è stato chiuso dal sindaco Lagatta, oggi non ci sarebbero state comunque lezioni e l’attività riprenderà solo martedì dopo la sanificazione. Dunque c’è tutto il tempo che serve ai genitori per aiutare i bambini a riprendersi dallo choc. Nel pomeriggio lo stesso sindaco ha tenuto una conferenza stampa per rassicurare tutti sulle buone condizioni dei bambini e per illustrare i provvedimenti da prendere. A cominciare dal ripristino delle condizioni di sicurezza e di igiene dei locali scolastici. I tecnici si sono messi subito al lavoro per ripristinare la rete di recinzione divelta e sostituire la vetrata.
Il moderno edificio si trova in una zona molto popolata dove i cinghiali, come in altre aree del paese, sono stati avvistati spesso. Ma quasi mai di giorno. «La presenza dei cinghiali in paese - ha riferito il primo cittadino - è un problema serio che stiamo affrontando da tempo con l’abbattimento selettivo. Dopo questo episodio chiamerò i cacciatori che hanno questo ruolo per capire come arginare meglio il fenomeno. Abbiamo, inoltre, emesso ordinanze nei confronti di proprietari di terreni incolti, dove i cinghiali, spesso in gruppi numerosi, si rifugiano e ne fanno la base per le loro incursioni». Qualche istante più tardi un altro allarme cinghiali è stato lanciato dagli impianti sportivi: divelta e strappata la recinzione di un campo da gioco, forse ad opera dello stesso branco dell’incursione alla scuola. Danni che peseranno sul bilancio comunale. E sui ricordi dei piccoli alunni spaventati.
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Il Mattino