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Le terapie intensive di Bogotà, la capitale colombiana, sono in affanno a causa del Covid. La città ha decretato un'allerta rossa dopo aver superato il 91% di posti letti occupati da pazienti che hanno contratto il virus. Bogotà è il territorio del Paese più colpito dalla pandemia, con oltre 767 mila contagi e 15.342 decessi. «Abbiamo il più alto livello di trasmissione e abbiamo una capacità ospedaliera molto limitata», ha ammesso ieri sera la sindaca della città, Claudia López Hernández, precisando che delle 1.997 unità disponibili per assistere i pazienti positivi gravi, 1.818 sono già state occupate. «In media, stanno arrivando 225 richieste giornaliere per terapie intensive Covid-19 e 150 richieste per quelle non Covid-19», ha riferito la sindaca. La Colombia ha registrato finora oltre 2,77 milioni di casi di coronavirus con 71.351 morti.
Nonostante la complessa situazione sanitaria, da oggi, la città vive una riapertura dopo un weekend di lockdown, anche se verranno mantenute le restrizioni all'accesso ai negozi, così come il coprifuoco dalle ore 20 locali alle 4 del mattino. Il municipio ha anche cancellato le lezioni in presenza nelle scuole pubbliche e private, e ha annunciato che,da venerdì 30 aprile fino alle prime ore di lunedì 3 maggio, la città vivrà un nuovo fine settimana di isolamento generale.
La Colombia domenica aveva superato i 71 mila morti per Covid-19, registrando un nuovo record di decessi giornalieri per la pandemia, con 465 vittime in 24 ore.
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Il Mattino