Inchiesta Consip, il Csm: «A luglio si deciderà su audizioni»

Inchiesta Consip, il Csm: «A luglio si deciderà su audizioni»
Partenza rimandata al Csm per l'istruttoria sul caso Consip. Ai primi di luglio, forse il 3, i relatori Luca Palamara e Aldo Morgigni, riferiranno in Prima Commissione. E...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Partenza rimandata al Csm per l'istruttoria sul caso Consip. Ai primi di luglio, forse il 3, i relatori Luca Palamara e Aldo Morgigni, riferiranno in Prima Commissione. E allora si aprirà la discussione su come procedere: se partire subito con un giro di audizioni, magari ascoltando i magistrati interessati. Oggi la Commissione si è riunita, ma il tema non è stato proprio trattato, anche per dare il tempo ai relatori di studiare le carte. Sono quelle che il Pg di Napoli, Luigi Riello, ha inviato al Csm. E che contengono la lamentela del procuratore facente funzioni del capoluogo campano Nunzio Fragliasso di non essere stato informato dai pm titolari dell'inchiesta Henry John Woodcock e Celestina Carrano del fatto che avevano indagato un magistrato, Rosita D'Angiolella, giudice al tribunale di Milano e amica di Alfredo Romeo, l'imprenditore accusato di corruzione. Le altre carte sono quelle contenute in un fascicolo aperto due anni fa. E riguardano la vicenda della pubblicazione sui giornali di un colloquio intercettato nell'inchiesta Cpl Concordia tra il generale Adinolfi e Matteo Renzi. Martedì prossimo invece si riunirà il Comitato di presidenza, sul cui tavolo c'è la richiesta presentata ieri dal togato di Area Piergiorgio Morosini di aprire una pratica a tutela dei pm napoletani, vittime di una campagna «aggressiva» di stampa che rischia di condizionare le loro indagini. Il vertice di Palazzo dei marescialli non potrà far altro che trasmettere la richiesta alla Prima Commissione: è un atto dovuto e solo i componenti di questo organismo con un voto potranno decidere se effettivamente serve un intervento di Palazzo dei marescialli a difesa dei magistrati napoletani. 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino