La Corea del Nord starebbe lavorando alla produzione di armi biologiche da usare contro truppe nemiche e civili in caso di conflitto. E a diffonderle potrebbero anche essere...
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La diffusione di agenti patogeni potrebbe avvenire tramite missili, droni e aerei. Ma è anche «teoricamente possibile che agenti dormienti travestiti da personale delle pulizie o per la disinfestazione» possano spargere armi biologiche tramite «spruzzatori a spalla» comunemente usati in agricoltura o nelle disinfestazioni, avverte il documento.
Secondo il rapporto, che cita un'audizione parlamentare del ministro della Difesa sudcoreano nel 2015, la Corea del Nord dispone di 13 tipi di agenti biologici sviluppati in falsi laboratori di ricerca sull'agricoltura. Oltre ad antrace e vaiolo, potrebbero esserci anche peste, colera e botulismo. «Pochi chili di antrace, equivalenti a poche bottiglie di vino, potrebbero uccidere il 50% della popolazione in una città densamente abitata», nota il rapporto, sottolineando che molte attrezzature per produrre e diffondere agenti patogeni sono difficilmente individuabili in quanto tali, dato che vengono comunemente impiegati in agricoltura e nella vita civile.
I soldati americani di stanza in Corea del Sud sono vaccinati contro vaiolo e antrace, non così tutti i civili. «Se usate su larga scala», scrive il rapporto, «queste armi non possono soltanto causare decine di migliaia di morti, ma anche creare panico e paralizzare le società». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino