Due provocazioni a distanza di 5 giorni l'una dall'altra e Kim Jong un sembra tornato quello di un tempo. Giovedì 9 maggio la Corea del Nord ha tirato due...
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A prescindere dal tipo di ordigno, Kim sta mandando un avvertimento abbastanza chiaro. Dopo il fallimento del vertice con il presidente Donald Trump ad Hanoi in Vietnam, le trattative con Washington sarebbero arrivate a un punto morto. Kim vorrebbe concessioni dagli Usa, ma gli americani non si fidano e continuano a fare muro. Il presidente sudcoreano Moon è invece favorevole a una linea più morbida verso Pyongyang, che include aiuti economici utili a mitigare gli effetti delle sanzioni sull'economia nordcoreana e a spingere Kim nella sperata direzione della rinuncia graduale al nucleare. Le minacce di Kim sono certamente un modo per attirare l'attenzione degli americani, del resto il dittatore di recente aveva detto di essere disposto ad aspettare fino alla fine del 2019 per una “condotta più flessibile” da parte Usa. Già nel discorso di inizio anno dello scorso gennaio Kim era parso più minaccioso e aveva lasciato intendere agli americani di avere ancora l'asso nella manica del dialogo aperto con la Cina. Il summit tra Kim e Putin del mese scorso va letto allo stesso modo. Con gli americani quindi il tempo sta per scadere e scorre senza sosta mentre il capo della diplomazia Usa Pompeo continua a difendere la strategia della “massima pressione” verso la Corea del Nord, strategia che però non ha portato troppo lontano. Gli analisti di 38 North notano tuttavia che il leader nordcoreano con le ultime mosse vuole mandare anche un segnale alla Corea del Sud. A Kim non piacciono le esercitazioni militari congiunte che come di consueto di tengono in primavera tra Usa e Corea del Sud. Quest'anno le esercitazioni hanno avuto scala più ridotta per non mandare a monte mesi e mesi di trattative diplomatiche, ma per Kim sono contrarie alla spirito della Dichiarazione firmata il 27 aprile 2018 a Panmunjeom e alla Dichiarazione congiunta di settembre a cui erano arrivati i leader delle due Coree nel tentativo di stemperare le tensioni militari. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino