Troppo caos nel M5S. E così per evitare una scissione, dal blog delle Stelle esce la notizia che l'elezione del nuovo capo politico è stata rinviata alla fine...
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Vito Crimi, che ha preso il posto di Luigi Di Maio, rimane dunque ancora reggente con pieni poteri all'interno della galassia grillina. Una decisione che trova d'accordo il gruppo di big che passa da Paola Taverna a Danilo Toninelli, per arrivare poi ai capigruppo. Una scelta «saggia» per tutti visti i tempi. Ma anche un modo per bloccare le mille tensioni interni che si vedono all'orizzonte.
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Dal «sì al Mes» che iniziano a paventare un po' tutti ma che trova il «no» dell'ala sovranista anti-europea capeggiata da Alessandro Di Battista.
Crimi d'altronde oggi è stato chiaro: «Il Mes non è uno strumento adeguato «utile allo scopo» ma se il ricorso al Meccanismo europeo di stabilità non dovesse prevedere delle condizionalità «lo valuteremo: non possiamo non valutare la situazione in cui non ci sono condizionalità, ci mancherebbe».
Ecco, la mossa di rinviare l'elezione del nuovo capo politico è proprio una mossa per bloccare le mire dell'ex parlamentare. E soprattutto una scissione che inizia di nuovo a materializzarsi. Ieri se n'è andato Antonio Zennaro, oggi è stato il turno di Fabiola Bologna. Entrambi continueranno ad sostenere il governo. Ma potrebbero essere i primi di una lunga scia di addii. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino