Coronavirus, Rezza (Iss): «Restrizioni per almeno un altro mese, il covid-19 non scompare per incanto»

Coronavirus, Rezza (Iss): «Restrizioni per almeno un altro mese, il covid-19 non scompare per incanto»
L'emergenza del coronavirus durerà ancora a lungo. Giovanni Rezza direttore del dipartimento malattie infettive Istituto Superiore di Sanità, ha pochi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'emergenza del coronavirus durerà ancora a lungo. Giovanni Rezza direttore del dipartimento malattie infettive Istituto Superiore di Sanità, ha pochi dubbi e spiega che sicuramente le restrizioni dureranno almeno un altro mese, solo a quel punto di potranno vedere i primi risultati.




In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera ha specificato che la parola riapertura non potrà e non dovrà essere contemplata per un bel po'. «Il virus non scompare per incanto e se anche avessimo la bacchetta magica per eliminarlo dovremmo fare i conti col resto d’Europa, con i Paesi che non hanno adottato provvedimenti forti prendendo a modello la città di Wuhan, dove è cominciata l’epidemia».

«Nel resto d’Italia, oltre le zone rosse del Lodigiano e di Vò', i blocchi sono cominciati l’8 marzo», ha specificato, «In sole 2 settimane gli effetti del blocco non sono visibili, per avere chiarezza bisogna arrivare almeno fino alla fine di aprile. È logico prevedere di allungare il blocco almeno di altre due settimane». Poi Rezza a spiegato in che modo si deciderà quando attenuare le misure di sicurezza, in base all'indice di contagiosità  che dovrà tornare ad essere pari a zero, mentre ora è decisamente sopra l'1. 
 
Poi conclude: «Se non ci fosse stato il lockdown in 6 mesi l’epidemia avrebbe provocato milioni di malati e avremmo potuto calcolarlo a due mesi dalla comparsa del virus. In Italia la situazione è diversa, le chiusure sono state progressive quindi non è possibile prevedere la data del picco». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino