Se per il nostro sistema immunitario è già un bel guaio respingere il Sars Cov 2, riuscire a disfarsi contemporaneamente anche di qualche altro virus stagionale...
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Il guaio è che, secondo gli scienziati americani, la prima infezione potrebbe in un certo modo indebolire il sistema immunitario e favorire lo sviluppo di una forma più grave di Covid. «Proprio per questo - avverte Cauda - si richiede massima attenzione alle misure usuali di prevenzione per ridurre la diffusione delle affezioni per via aerea e favorire l'impiego della vaccinazione antinfluenzale». Secondo un articolo pubblicato di recente sul New England Journal of Medicine, ricorda Cauda, la vaccinazione infatti potrebbe provocare una sorte di immunità allenata e «potrebbe stimolare una risposta aspecifica contro altri virus, creando un effetto trascinante legato ad una immunità cellulare naturale».
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Il monito degli esperti, dunque, è unanime: va scongiurata la possibilità che ci si ritrovi a dover fare i conti con tutte e due i virus. «La concomitanza - spiega Mauro Pistello, direttore di Virologia dell'azienda ospedaliera Universitaria Pisana, ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all'università di Pisa e vicepresidente della Società italiana di Microbiologia - può aggravare il quadro clinico, innanzitutto perché i virus infettano lo stesso punto e quindi banalmente il danno provocato all'apparato respiratorio è maggiore. Entrambi i virus, poi, provocano una risposta vigorosa da pare del sistema immunitario: possono stimolarlo in modo esasperato, oppure possono anche indebolirlo».
La preoccupazione è ora anche per i più piccoli, soggetti all'esposizione dei virus stagionali proprio con l'apertura dell'anno scolastico. «Non sappiamo come sarà quest'anno la stagione influenzale - precisa Pistello -. Può darsi che la virulenza contro il sistema abbia effetti minori di quello che si presume, però è indubbio che ogni anno ci sono molti soggetti ricoverati. E questo è elemento non trascurabile».
Per evitare dunque non solo che le persone possano andare incontro a rischi gravi, e che le strutture sanitarie si ritrovino a dover fronteggiare un numero di casi superiore alla loro reale capacità di farsene carico, è fondamentale non farsi trovare impreparati. «È importante non solo il vaccino antinfluenzale, ma anche le semplici misure di precauzione - rimarca Pistello - . Se noi innanzitutto utilizziamo la mascherina, avremo una grandissima protezione anche contro il virus influenzale. E poi non dimentichiamo mai le semplici precauzioni, come il lavaggio delle mani. Occorre evitare poi di portarsi le mani sugli occhi, e di toccare oggetti che potrebbero essere contaminati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino