Il decreto semplificazioni, che per Giuseppe Conte è la «madre di tutte le riforme», subisce un nuovo rinvio. Doveva essere approvato ieri, se va bene...
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In più Italia viva «pretende» che nel testo del decreto venga inserito l’«elenco completo» delle opere che verranno sbloccate. «E dovrà essere un elenco vasto di opere di varia natura: stradali, autostradali, portuali, aeroportuali, ospedaliere, di messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico», afferma la renziana Paita.
Intanto dal centrodestra trapela il testo della lettera inviata da Conte a Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani: «Desidero rinnovarti l’invito a partecipare a un tavolo di confronto sui progetti» per la ripartenza del Paese, «che sono stati condivisi tra i ministri e che sono stati presentati alle parti sociali» a Villa Pamphili. Nella missiva il premier dice di ritenere «doverosa e necessaria, pur nel rispetto dei ruoli, l’interlocuzione tra il governo e le forze di opposizione in un momento così decisivo per il futuro del Paese», auspicando che il confronto «possa rivelarsi quanto più possibile proficuo e fecondo». Manca però la data e la sede dell’incontro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino