VENEZIA - «Ero diventato il mostro e la mia famiglia viveva con il mostro. Un'esperienza che mi ha toccato mentalmente, socialmente, economicamente: ho perso anche il lavoro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'uomo, per anni accusato di essere il bombarolo del Nord est, intervistato dal Corriere della Sera dopo che la Cassazione mercoledì ha condannato l'agente che lo incastrò con un prova rivelatasi manipolata. Zornitta spiega: «il mio avvocato, Maurizio Paniz, che ringrazio, farà causa allo Stato per responsabilità organica del funzionario. Ma la vedo molto complicata».
Secondo Zornitta puntarono su di lui «forse perchè avevano bisogno di un colpevole: c'era troppa pressione mediatica, un pool di quaranta persone che indagavano e gli attentati sempre più frequenti. Dovevano dare una risposta rapida». Al posto degli inquirenti, dice oggi, «avrei forse deciso anch'io una perquisizione» e «avrei anche messo una pattuglia a seguirmi» ma «poi mi sarei fermato perchè avrei capito che Zornitta non poteva costruire quelle trappole da meccanico imbranato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino