Non potrà votare per le Europee: compirà 18 anni infatti solo a giugno. Eppure il giovane figlio di Carla Bruni-Sarkozy, Aurélien Enthowen, ha le idee ben...
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Il primo maggio a Parigi è stato anche fotografato alla manifestazione pro-Frexit, con occhiali da sole, cappelletto con la visiera e t-shirt pro-Asselineau, per denunciare la «dittatura» Ue. Il giovane racconta di aver «preso coscienza» che i programmi dei vari candidati sono «inapplicabili nel quadro dei trattati europei». «Avevo una cattiva immagine dell'Upr, quella di un partito piuttosto cospirazionista». Ma poi le analisi di Asselineau lo hanno convinto: «Ho finito col dirmi che forse aveva ragione, sono diventato sempre più euroscettico», racconta al giornale, prendendo tuttavia le distanze da quei militanti che ritiene complottisti. E che rischiano di sciupare il lavoro di Asselineau. Una presenza che però non gli ha impedito di prendere la tessera del partito, con la ferma volontà di impegnarsi in modo duraturo «per la sovranità e la lotta all'oscurantismo». A Nicolas Sarkozy, l'ex presidente e attuale marito di Carla Bruni dopo la fine della love story con Enthowen, Aurélien ha regalato una cravatta dell'Upr, che l'ex leader dei Repubblicani difficilmente indosserà.
Che la famiglia non condivida le sue posizioni, lui se ne «infischia totalmente». «Le mie idee - dichiara - sono indipendenti» dalle loro. Quanto alla mamma, «era un pò stupita ma se ne infischia» anche lei.
Il Mattino