Foggia, la madre della 15enne uccisa: «Le avevo detto: so cosa vuole fare»

Foggia, la madre della 15enne uccisa: «Le avevo detto: so cosa vuole fare»
«Io ho anche litigato al telefono con mia figlia: "Mi fai stare male. Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa lui vuole fare?"». Così...

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«Io ho anche litigato al telefono con mia figlia: "Mi fai stare male. Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa lui vuole fare?"». Così Donatella Rago, si microfoni di «Mattino Cinque», in una intervista realizzata ieri, parlava dell'ultima conversazione avuta con la figlia, Nicolina Pacini, la 15enne morta stamani negli ospedali Riuniti di Foggia dopo essere stata ferita ieri al volto da un colpo di arma da fuoco sparato dall'ex compagno della donna, Antonio Di Paola, che poi è fuggito e si è suicidato in campagna utilizzando la stessa arma con la quale aveva sparato alla ragazza.


«Quattro giorni fa - ha raccontato la donna - mi chiamò un'amica di giù: 'Dona, l'ho visto alle scuole con un amico. Oddio, ho detto, questo qui sta programmando qualcosa. Detto, fatto. Non l'ha fatto quel pomeriggio. Lui sapeva che la bimba andava a scuola. Io ci ho anche litigato al telefono con mia figlia: 'Mi fai stare male! Lui non può, cioè lui deve poter uscire di qui, l'importante è che non viene sotto casa? Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa vuole fare... Tu l'hai conosciuto solamente in quell'istante che ti ha puntato un anno fa il coltello allo stomacò. Lei mi ha detto: 'Ma cosa vorresti, mi devo segregare in casa?'. E io: 'No! Allora sai che c'è? Da domani esci, fatti la tua vita, va bene, ciao!'. Lei: 'Ciao, ok, ciaò. Le ultime parole dette tra me e la mia figliola». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino