Followers, la hit dei politici in Italia: ecco il club dei milionari

Followers, la hit dei politici in Italia: ecco il club dei milionari
Siamo a fine anno, il secondo pandemico a causa delle nuove varianti, ma il primo con la dose booster e il green pass rinforzato. Siamo a dicembre e per antonomasia è tempo...

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Siamo a fine anno, il secondo pandemico a causa delle nuove varianti, ma il primo con la dose booster e il green pass rinforzato. Siamo a dicembre e per antonomasia è tempo di fare bilanci, di mettere in fila le scelte compiute nei mesi precedenti, dargli il totale che più ci aggrada.

Così, se la politica dei partiti misurava l'efficacia delle proprie azioni incolonnando a fine anno il numero dei tesserati e degli eletti, al contrario, la politica leaderizzata ha bisogno di altri numeri per dirsi soddisfatta e annunciare «urbi et platform» il successo dei propri posizionamenti, sempre più occasionali e giornalieri. Un tempo, neanche troppo lontano, senza le folle che riempivano le piazze non ci poteva essere leadership credibile, mentre oggi senza le metriche di vanità, con l'orgia di like e love, sembra non poter esistere il nuovo leader digitale. Siamo a ridosso di una stagione politica per nulla semplice per l'Italia e vale la pena monitorare con quali numeri a questi appuntamenti si presentano i nostri social leader iscritti nel ristretto club dei milionari al quale appartengono solo quei politici con le fanbase che superano il milione di follower?

Il 2021 è decisamente l'anno social di Giorgia Meloni. Nessuno come lei è riuscita in questi dodici mesi ad avere la stessa audience sui social network e il successo online della leader di Fratelli d'Italia trova una evidente conferma anche dalla crescita del potenziale consenso registrato da tutte le rilevazioni demoscopiche che hanno collocato il suo partito a ridosso della Lega e in qualche occasione anche a superarla. La Meloni fa registrare con il 32,4%, subito dopo un sorprendente Silvio Berlusconi che incassa il 46,84%, la miglior crescita di follower dall'inizio dell'anno su tutte e tre le piattaforme, così come l'amazzone della destra italiana ha mostrato i muscoli anche sulle interazioni complessive, con oltre 56 milioni su Facebook, 37 milioni arrivano da Instagram e altri 2 milioni e quattrocentomila da Twitter. Inoltre, sempre per quanto concerne Facebook e Instagram c'è da segnalare la viralità delle pubblicazioni di Giorgia Meloni che più e meglio degli altri leader riesce a coinvolgere i pubblici nei post pubblicati da gennaio a dicembre. Ma l'anno che sta per concludersi è anche l'anno di Matteo Salvini. Il segretario leghista ha superato quasi indenne alcuni fossati che potevano diventare dei veri e propri burroni per il suo partito e continua, da Capitano navigato, a guidare e orientare le discussioni social. Salvini si prende la prima posizione per consistenza delle sue fanbase e per il numero totale di interazioni raccolte a fine anno: con più di 69 milioni su Facebook, poco meno di 74 milioni con Instagram e altri 3 milioni e duecentomila da Twitter.

Il 2021 è anche però l'anno di due leader outsider che sono riusciti a prendersi una fetta consistente di audience sulla quale pochi avrebbero scommesso: su Facebook l'ascesa di Gianluigi Paragone e del suo movimento Italexit è stata tanto repentina quanto numericamente pesante. I suoi fan sono cresciuti da gennaio a oggi del 43% e l'engagement, che ci restituisce la capacità di coinvolgimento degli utenti, è addirittura dell'11%, il più alto in assoluto. A fargli compagnia, questa volta su Twitter, è Carlo Calenda, il leader di Azione che ha giocato costantemente in attacco raggiungendo traguardi per nulla scontati e consentendo alla sua lista, grazie anche a una lunga campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Roma, di essere la più votata nella Capitale. Il dato delle interazioni totali ci restituisce tutta la forza di Calenda su Twitter, l'ex ministro ne incassa ben 3 milioni e 200 mila, quindi a un'incollatura dal primo posto di Matteo Salvini, e con un media di engagement pari al 2,9%. A pagare il dazio più oneroso a questo 2021 che sta per concludersi è stato invece Matteo Renzi, il senatore toscano e fondatore di Italia Viva che ha subito, unico tra i leader, una pesante perdita di follower, oltre il 7% ha abbandonato complessivamente uno dei tre canali social renziani.



Infine, in questa misurazione delle diverse audience dei leader politici che siedono alla tavola rotonda del «club dei milionari» è interessante notare come sia più complicato riuscire a coniugare la responsabilità di un ruolo istituzionale con la necessità di incrementare funzionalmente le metriche di vanità. È il caso, ad esempio, di Luigi Di Maio, attuale ministro degli Esteri, che in questi mesi ha lungamente navigato su una linea di galleggiamento di valori prossimi allo zero. Se dalle classifiche di fan e delle interazioni passiamo a quella del sentiment della rete c'è in pole position Giuseppe Conte che riesce a rastrellare il 44% di mood positivo da parte degli utenti superando il compagno di partito Luigi Di Maio, con il quale è impegnato nel difficile rilancio del Movimento, che si colloca invece al secondo posto con il 41%. Il segretario della Lega si classifica terzo con il 35% di mood positivo mentre la leader di Fratelli d'Italia lascia l'ultimo gradino del podio per un solo punto percentuale con un sentiment positivo pari al 34%, lo stesso che riesce a rastrellare il sempiterno Silvio Berlusconi. A sigillare la classifica del mood annuale dei nostri leader politici, c'è il fondatore di Italia Viva: Matteo Renzi, impegnato da diverso tempo in una partita a scacchi più articolata e dagli esiti ancora incerti, che al momento genera però in rete un sentiment che per il 62% del parlato è assolutamente negativo.
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Il Mattino