Franco Bechis, il direttore del Tempo: «Io, aggredito da un gabbiano gigante nel centro di Roma. Ho il piede fratturato»

Franco Bechis, il direttore del Tempo: «Io, aggredito da un enorme gabbiano. Ho il piede fratturato»
Il direttore de Il Tempo, Franco Bechis è stato aggredito da un enorme gabbiano nel pieno centro di Roma. Lo ha raccontato lui stesso: «Aggredito da una specie di...

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Il direttore de Il Tempo, Franco Bechis è stato aggredito da un enorme gabbiano nel pieno centro di Roma. Lo ha raccontato lui stesso: «Aggredito da una specie di condor: eccomi ko con il piede fratturato», queste le sue parole. Poi il direttore ha scherzato: trattandosi di un "condor", il fatto poteva verificarsi soltanto in due posti: «Può succedere in due soli posti al mondo: sulla cima delle Ande o nel centro di Roma. Ed è qui che è successo proprio a me», ha raccontato  Bechis: «Alla mezzanotte fra giovedì 18 e venerdì 19 marzo - sottolinea Bechis - mentre uscivo dalla redazione de Il Tempo si è levato in volo quello che nella notte sembrava un condor, con la sua apertura alare gigante», così il direttore del giornale.

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«Invece - ha continuato - atterrato al mio fianco ho capito che era un gabbiano speciale, di quelli enormi che ormai hanno nidificato nel centro di Roma. Una famiglia appunto ha preso residenza sopra palazzo Wedekind, sede del quotidiano di cui sono direttore».

 

Ha dichiarato Bechis: «Il bianco clone del condor, che di solito sbarca il lunario planando sulla testa di turisti atterriti a cui porta via dalle mani con rapidità il cono gelato o il pezzo di pizza che sbocconcellano, da quando è scattato il lockdown ha visto sparire dal suo radar i gustosi obiettivi, e quindi si arrangia come può puntando qualcosa o qualcun altro di passaggio. È periodo in cui i piccioni con saggezza girano alla larga da queste parti, ben sapendo il rischio di finire nel pasto del condor».

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Il fatto è avvenuto all'altezza di piazza Colonna e l'animale, racconta il direttore, non aveva nessun motivo apparente per «inseguire e sbarrare la strada» al giornalista. Lui aveva preso di mira il trolley che mi tiravo dietro e a un certo punto è partito all'attacco beccando». Ecco allora che «per sfuggirgli ho aperto le transenne cercando di chiuderle immediatamente per lasciarlo a becco asciutto. Ma il piede è restato incastrato in una buchetta di sanpietrini, e. Che dolore! Radiografia e frattura della base del quinto metacarpo. Certo che essere messo ko da un condor a Roma. Dovevo girare le immagini, sarebbe stata gran scenetta comica», conclude Franco Bechis.

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Il Mattino