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Per i fumatori il rischio è doppio: cuore in tilt senza preavviso. È la conclusione cui è giunto uno studio condotto da ricercatori della Northwestern University di Chicago e pubblicato sul Journal of the American Heart Association. Il fumo, non soltanto aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ma quasi raddoppia le probabilità che il primo sintomo della malattia sia un evento fatale, come l'infarto o l'ictus.
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La ricerca su 100mila persone
Lo studio aggiunge nuovi elementi alle conoscenze dei danni causati dal fumo al cuore e ai vasi sanguigni. La ricerca ha analizzato i dati estratti da 9 grandi screening, per un totale di oltre 100mila persone prese in considerazione.
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La novità dello studio è però la maggiore probabilità che nei fumatori gli eventi cardiovascolari mortali come ictus e infarto si presentino senza nessun segnale di allarme: complessivamente tra i fumatori questo rischio è quasi doppio rispetto ai non fumatori e tende ad alzarsi nelle fasce di età più giovani. «Il fumo può uccidere con una malattia cardiaca prima ancora che una persona si accorga di essere malato», dice il primo firmatario dello studio Sadiya Khan, della Northwestern University Feinberg School of Medicine, che nota come «la maggior parte delle persone è consapevole dei rischi di cancro ai polmoni derivante dal fumo, ma molte persone che fumano non si rendono conto che è più probabile morire per malattie cardiovascolari che per cancro ai polmoni».
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