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Il secondo colloquio tra Ucraina e Russia ha portato a un accordo sui corridoi umanitari, per evaquare i civili dai territori di guerra. «Non quello che speravamo», ha detto il portavoce di Zelensky, che ha partecipato al faccia a faccia di Brest.
Ora i vertici militari dei due Paesi dovranno parlarsi per capire come e dove organizzare le vie di fuga, mentre nel frattempo continuano i bombardamenti nelle principali città, che aumentano il bilancio dei morti. Ma questa non è affatto una buona notizia per l'Ucraina. Ecco perché, secondo gli analisti di guerra, è la prima vittoria di Putin che può essere il preludio all'offensiva definitiva.
La strategia di Putin, la fine della guerra si avvicina?
Far evacuare i civili dalle città, rende più facile per la Russia attaccare con i bombardamenti e accelerare la fine dei conflitti.
La guerra si decide a Kiev
Il Cremlino vuole far evacuare più gente possibile, prima di passare ai bombardamenti al cuore di Kiev. Sarà proprio la capitale l'ago della bilancia, che determinerà l'esito della guerra. Una volta richiusa la feritoia dei corridoi umanitari, gli esperti si aspettano l'offensiva più dura, finora solo minacciata. Il convoglio dei mezzi militari russi lungo 60 chilometri è fermo da giorni alle porte della città, in attesa di indicazioni. Quando ci sarà il via libera l'assedio sarà totale. Zelensky sta provando con tutte le forze a chiedere l'intervento dell'Europa, perché sa che il tempo a sua disposizione sta per finire.
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Il Mattino