«Insegnanti no vax, demansionamento costa 30 milioni al Paese»

«Insegnanti no vax, demansionamento costa 30 milioni al Paese»
Il «demansionamento» dei docenti non vaccinati «costerà al nostro Paese circa 30 milioni di euro». A sostenerlo è l'unione politica Ucdl...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il «demansionamento» dei docenti non vaccinati «costerà al nostro Paese circa 30 milioni di euro». A sostenerlo è l'unione politica Ucdl (Unione per le Cure, i Diritti e Le Libertà) che, con il suo presidente, l'avvocato Erich Grimaldi, dopo diverse segnalazioni e denunce da parte di numerosi docenti, «discriminati ed emarginati dal decreto legge del 24 marzo 2022», ha inviato nota alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Salute, al Ministero dell'Istruzione, nonché alla Corte dei Conti «per indagare su un probabile danno erariale».

 

«L'articolo 8 di quel decreto - spiega Grimaldi - prevedeva, difatti, un rientro a scuola dei docenti non vaccinati con un inconcepibile demansionamento accompagnato da umiliazione, emarginazione e discriminazione», sostiene. L'Ucdl contesta «l'omessa certificazione medica dell'inidoneità» e auspica che il Governo, «preveda emendamenti in sede di conversione del decreto che pongano fine a tale discriminatorio provvedimento, restituendo dignità e decoro ai docenti che si rivolgeranno comunque all'autorità giudiziaria per la tutela dei loro diritti». Nel comunicato diffuso dall'Ucdl, Grimaldi fa anche sapere di avere trasmesso una nota alla Corte dei Conti «affinché indaghi sull'istruttoria e sulle relative forniture dei 'banchi a rotelle', in luogo di impianti di areazione che potevano essere risolutivi». Annunciata, infine, una manifestazione a Roma, intitolata «insegniamo per non discriminare» alle 14 del prossimo 19 aprile dinnanzi al Ministero dell'Istruzione, (viale di Trastevere 76/A) «al quale una delegazione di docenti chiederà opportuni chiarimenti».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino