Pirata lo investe e fugge, la vittima si affida a internet: «Ha una Punto ammaccata»

Investito da un pirata
CASTELFRANCO - Investito nel cuore della notte da un'auto che correva contromano, un ciclista 18enne è finito a terra in stato di choc. Neanche il tempo di voltarsi che...

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CASTELFRANCO - Investito nel cuore della notte da un'auto che correva contromano, un ciclista 18enne è finito a terra in stato di choc. Neanche il tempo di voltarsi che l'automobilista era già sparito. Ora è caccia al pirata della strada. Ma il ragazzo e la famiglia, anziché sporgere denuncia ai Carabinieri, si rivolgono alla Rete: «Chiediamo aiuto per incastrare il responsabile» dicono.




Dopo essersi ripreso dallo choc, pur con qualche contusione e abrasione, il 18enne ha descritto per filo e per segno l’accaduto ai genitori. «Stava imboccando via Abruzzo in bici provenendo da viale Italia -spiegano i familiari- quando è stato travolto da un’auto che da via Abruzzo si stava immettendo in viale Italia contromano».



Tremendo l'impatto: «Prima è volato con la bici contro il cofano dell'auto, poi addosso alla ringhiera di un'abitazione -racconta il fratello- Bastavano pochi centimetri e sarebbe rimasto infilzato, non voglio nemmeno pensarci».



Lo scontro, avvenuto attorno alle 3.30 è stato dunque causato da una mancata precedenza, cui si aggiunge l'omissione di soccorso. La rabbia ha spinto la vittima e i familiari a chiedere aiuto al web. «Purtroppo non disponiamo della targa del veicolo, che si è dileguato subito -precisa il fratello del 18enne- Sarebbe dunque poco utile perdere ore per sporgere una denuncia contro ignoti».



Così si ricorre alla nuova frontiera: la Rete. Nel punto in cui si è verificato l’incidente non ci sono telecamere pubbliche, così la famiglia si è mossa per chiedere ai residenti delle abitazioni se hanno dei sistemi di videosorveglianza privata. Ma è difficile che riprendano la strada.



Il mezzo più immediato allora è sempre Facebook. «Se vedete una Punto nera ammaccata sul cofano vi prego di contattarmi -è il messaggio postato sul gruppo "Sei di Castelfranco se", un network che riunisce oltre 5mila utenti, utile per scambiarsi segnalazioni e ricevere feedback immediati. E la famiglia ci crede: «Il web ci aiuterà a prenderlo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino