Secondo l'opposizione, in Kenya «le forze di sicurezza hanno ucciso più di cento persone, tra cui dei bambini, durante la repressione delle proteste seguite...
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La notizia è stata riportata da media locali. Gli uomini dell'opposizione non hanno fornito prove del numero di uccisi. Uno dei suoi esponenti, James Orengo, in conferenza stampa ha accusato le forze dell'ordine di aver provocato le violenze. E Johnson Muthama, sempre della coalizione dell'opposizione che ha sostenuto lo sconfitto Raila Odinga, ha assicurato che chi si oppone al regime di Kenyatta non si farà intimidire.
Sono almeno dieci, fra cui una bambina di nove anni morta a Nairobi, le persone rimaste uccise nelle violenze scoppiate in Kenya dopo che ieri è stata proclamata la vittoria del presidente uscente Uhuru Kenyatta nelle presidenziali e l'opposizione ha dichiarato il risultato nullo per presunti brogli e il voto una «farsa».
Secondo i media locali, fra cui The Star, durante la notte almeno 9 giovani sono stati uccisi dalla polizia a Kisumu, roccaforte del candidato perdente, Raila Odinga. La polizia kenyana afferma che le uccisioni sono da collegarsi a episodi di sciacallaggio. I corpi, scrivono i media, sono stati portati all'obitorio. Diversi i feriti: nell'ospedale di Kisumu sono ricoverate quattro persone con ferite di arma da fuoco e almeno altre sei con traumi da pestaggio.
Alcuni testimoni, citati da The Star, affermano che agenti della polizia compiono pestaggi nelle case.
Il Mattino