Foggia, la polizia sventa l'assalto al portavalori in autostrada

La polizia di Stato ha sventato l'assalto ad un furgone portavalori che sarebbe stato messo in atto sull´autostrada Adriatica A/14 nel tratto compreso tra le province di...

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La polizia di Stato ha sventato l'assalto ad un furgone portavalori che sarebbe stato messo in atto sull´autostrada Adriatica A/14 nel tratto compreso tra le province di Foggia e Barletta-Andria-Trani. Le indagini sono state avviate dai poliziotti della squadra mobile della Questura di Milano in seguito all´assalto ad un furgone portavalori, impiegato per trasportare gioielli e preziosi, commesso a Bollate (MI), il 15 ottobre 2016, da un commando armato composto da almeno 6 persone.


Le attività investigative, supportate dall´utilizzo di sofisticati software di lettura del traffico telefonico, hanno portato all´individuazione di un gruppo criminale, di tipo modulare, composto, prevalentemente, da pregiudicati di origine pugliese, specializzato proprio negli assalti ai furgoni portavalori adibiti al trasporto di gioielli e preziosi, commessi con l´impiego di tecniche paramilitari. Subito è stata creata una task force presso la squadra mobile di Foggia, composta anche da investigatori del servizio centrale operativo e della squadre mobile di Bari, per supportare le attività d´indagine svolte dalla squadra mobile di Milano.
Gli approfondimenti investigativi hanno confermato la piena operatività del gruppo criminale, oramai prossimo alla realizzazione del nuovo delitto. I servizi di "contropedinamento" degli indagati, hanno consentito di monitorare i sopralluoghi compiuti dai criminali e di individuare la base logistica utilizzata per occultare veicoli ed automezzi rubati, le armi e le bande chiodate, poi rinvenute nel corso dell´operazione e delle perquisizioni. 

Si è arrivati così, lunedì 16 gennaio, nelle province di Foggia e Barletta-Andria -Trani, all´esecuzione di un decreto di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica di Milano, nei confronti di 8 soggetti risultati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di rapina, ricettazione, riciclaggio e detenzione e porto illegale di armi. L´adozione, in via d'urgenza, di tale provvedimento è stata appunto concordata con il magistrato titolare dell´inchiesta, al fine di impedire la realizzazione - accuratamente pianificata da alcune settimane - del nuovo assalto. 


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Il Mattino