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«Eravamo disperati per i tentativi di mia madre di ucciderci e non sapevamo cosa fare. Secondo la nostra idea mia madre si sentiva bloccata con tre figlie di cui una disabile e l'idea che avevamo era che voleva liberarsi di noi. E già nell'estate del 2020 iniziammo a pensare al modo in cui risolvere il problema: cioè ucciderla». Lo ha detto nella sua confessione Silvia Zani che con la sorella Paola e il fidanzato Mirto Milani hanno ucciso a maggio del 2021 la madre delle due ragazze Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù in Vallecamonica nel Brescia.
I VERBALI
A una settimana dall'inizio del processo davanti alla Corte d'Assise di Brescia i verbali delle confessioni sono stati pubblicati in esclusiva dal Giornale di Brescia. «Dopo che mia madre aveva mangiato i muffin che le avevamo preparato con dentro benzodiazepine, iniziammo a cercare di capire come proseguire nel nostro progetto.
LA VERSIONE DEGLI IMPUTATI
Secondo i tre imputati Laura Ziliani avrebbe tentato di ucciderli prima mettendo candeggina nel latte e poi con sostanze caustiche nel sale. I tre avrebbero però distrutto le prove. «Il nostro incubo era quello di essere avvelenati da Laura. Perché non abbiamo denunciato? Dal nostro punto di vista se i carabinieri avessero scoperto che Laura voleva farci del male, poi sarebbero per deduzione risaliti a noi, avendo la prova della nostra colpa», ha fatto mettere a verbale Mirto Milani.
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