Studiare le lingue sui social: i prof diventano influencer

Studiare le lingue sui social: i prof diventano influencer
ROMA Intrattengono, giocano, divertono, ma soprattutto insegnano. E misurano preparazione - e consenso - dell'aula a suon di like. Le lingue straniere conquistano i social. E...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROMA Intrattengono, giocano, divertono, ma soprattutto insegnano. E misurano preparazione - e consenso - dell'aula a suon di like. Le lingue straniere conquistano i social. E lo fanno attraverso una serie di giovani insegnanti, che uniscono tecniche da docente tradizionale - o quasi - a pratiche da influencer. I risultati si vedono. Non è un caso che nella classifica dei cento under30 più influenti del Paese secondo Forbes Italia, figuri Norma Cerletti, 28 anni, nata a Milano, che, con il suo Norma's Teaching, in appena un anno ha raggiunto oltre 500mila follower, insegnando l'inglese su TikTok. E poi sugli altri canali. Dopo aver deciso di lasciare l' impiego e mettersi in proprio, a marzo scorso, in occasione del primo lockdown, si è ritrovata senza lavoro e si è ripensata. Primo passo, raccontarsi: «Nel 2009 sono partita per gli Stati Uniti, sono nata e cresciuta in Italia, grazie ad un programma di scambio che mi ha permesso di trascorrere un intero anno all'estero a Castle Rock in Washington State», scrive sul proprio sito. «Non sapevo una parola di inglese. O meglio, lo sapevo a livello scolastico». Capito che la pronuncia era la vera chiave della comprensione, Norma ne ha fatto il cuore dei suoi insegnamenti. Contenuti seri ma nessuna lezione in cattedra, sostituita da un ben più efficace intrattenimento: questi i pilastri del suo metodo. Norma canta, accompagnata anche dal fidanzato, si fa protagonista di video ironici, illustra ogni parola, pure i modi di dire, e crea giochi ed esercizi. L'idea piace. Il meccanismo funziona. La domanda cresce. Così l'offerta. Da The Big Bang Theory a Riverdale, da High School Musical a Ginny & Georgia sono le serie televisive uno degli strumenti didattici prediletti per insegnare l'inglese in due minuti con Paolino, che non trascura però di utilizzare anche canzoni e barzellette. Word of the day fa ricorso alle fotografie: un'immagine per ogni parola, con una pubblicazione al giorno come si evince dal nome.


INTERESSE TRASVERSALE
Su Instagram, basta digitare inglese con per trovare più di un corso e di un docente. E a giudicare dal numero dei follower dei vari insegnanti, l'interesse è ampio e trasversale. La pandemia, tra lockdown e restrizioni, ha aumentato l'interesse per i corsi. «Molti filosofi ci hanno insegnato che il linguaggio crea la realtà - dice il sociologo Guerino Nuccio Bovalino, docente all'ateneo Dante Alighieri, Reggio Calabria - Ecco che una volta costretti nelle nostre case dalla pandemia, le lingue straniere diventano uno strumento per evadere. Nell'era digitale ogni esperienza si declina come gaming. Per attirare la nostra attenzione nel magma della Rete è necessario creare contenuti ibridi dove si fondono informazione e gioco. Unire TikTok e l'insegnamento classico è l'esempio pratico di come si debba utilizzare il codice dei nuovi media digitali per poter creare empatia con i giovani, ma anche gli adulti e gli anziani apprezzano questa modalità».

L'inglese non è l'unica lingua che affascina sui social. Si va da Ilaria Giammarioni, che insegna spagnolo, a Tati Barinova, docente di russo, fino a Irene Regini, magistra di latino su youtube. E così via. Gli strumenti si moltiplicano, pure le occasioni di confronto e scambio. Busuu offre una piattaforma dedicata alla conversazione con madrelingua, da inglese e francese a giapponese, arabo, polacco e altro ancora. Italki mette in contatto studenti e insegnanti di lingue tramite video chat. E l'elenco potrebbe continuare. Una vera lezione. «Il mondo scolastico - commenta il sociologo - dopo l'esperienza della pandemia, si troverà a fare i conti con una mutazione paradigmatica: vi è la necessità di creare una formazione più veloce, meno burocratica e quindi smart. I nuovi media e l'intelligenza artificiale ci forniranno metodi di insegnamento finalizzati a formare figure con il minimo sforzo di studio, che dovranno e potranno essere immesse nel mercato del lavoro 4.0». Di piattaforma in piattaforma, intanto, lo studio delle lingue pare diventato una sorta di moda, con i benefici che ciò potrebbe comportare. Stando all'EF English Proficiency Index 2020, rapporto di Education First, ad oggi, infatti, gli italiani hanno una conoscenza moderata dell'inglese. E nella classifica globale, sono solo al trentesimo posto su cento.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino