"Atto dovuto". È stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di istigazione al suicidio il poliziotto di 45 anni, marito di Licia Gioia,...
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Un suicidio secondo la versione fornita dal marito, indagato come atto dovuto per avere l'opportunità di partecipare agli accertamenti tecnici come l'autopsia.
Secondo la ricostruzione dell' uomo, la moglie al culmine di una lite, nata probabilmente per motivi di gelosia, avrebbe impugnato l'arma di ordinanza per spararsi alla testa: il primo colpo l'avrebbe raggiunta alla tempia, e nel tentativo di strapparle l'arma, sarebbe partito un secondo colpo che avrebbe raggiunto la vittima alla coscia e poi il poliziotto nella stessa parte del corpo. L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e diretta dal pm Marco Di Mauro, dovrà accertare cosa sia accaduto nella camera da letto, anche con l'aiuto dei rilievi del Ris di Messina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino