Qualcuno cita il caso di Mirko Busto, terzo posto in lista nel collegio Piemonte 2-02, il suo seggio in Parlamento è altamente a rischio. «La madre ha la residenza...
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La serie di chiamate, partite a stretto giro dalla pubblicazione delle liste dei candidati del M5S nei collegi plurinominali. A chiamare ieri sera gli esclusi, ovvero i parlamentari che sono rimasti fuori o che figurano nell'elenco ma in una posizione che rende la riconferma una mission impossible, Luigi Di Maio, il candidato premier nonché capo politico del Movimento. Telefonate rassicuratrici, spiegano alcune fonti all'Adnkronos, in cui Di Maio si è impegnato a dare una mano per venirne fuori, con l'obiettivo di riconfermare il vecchio gruppo parlamentare che ora rischia di essere limato.
Ad alcuni Di Maio ha espresso la volontà di farli correre nei collegi uninominali, dando una possibilità a chi è rimasto scottato dalle parlamentarie grilline. Tra questi Paolo Bernini, l'uomo dei 'microchip' ma anche il volto più animalista dei 5 Stelle, il pugliese Emanuele Scagliusi, che ora si prepara alla corsa per l'uninominale, l'abruzzese Daniele Del Grosso, che potrebbe essere candidato nel collegio di Chieti o in quello di Pescara. E tanti, tanti altri ancora. «No comment - risponde Del Grosso all'Adnkronos, interpellato sulla telefonata di Di Maio - Qualsiasi decisione verrà presa mi troverà d'accordo. Anche se dovessi restare fuori, per me quel che conta è che vinca il M5S e abbia i numeri per governare». Deluso dai risultati? «No, al contrario - assicura - sono molto soddisfatto. Ho avuto lo stesso risultato del 2013, terzo alle parlamentarie, ma stavolta pago lo scotto dell'alternanza di genere» introdotta dal Rosatellum
In tanti, come Del Grosso, rischiano di non essere riconfermati per l'alternanza di genere, principio che ha aperto le liste alle donne, scalzando in alcune realtà militanti della prima ora.
Il Mattino