Marocco, scoperto collier di perle di 150mila anni fa: é il più antico gioiello mai trovato, emerso da scavi Essaouira

Marocco, scoperto collier di perle 150mila anni fa: é il più antico gioiello mai trovato, emerso da scavi Essaouira
Che la vanità sia sempre stata femmina lo si sà. Quello che ancora non è certo è il momento in cui le donne abbiano cominciato a utilizzare (e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Che la vanità sia sempre stata femmina lo si sà. Quello che ancora non è certo è il momento in cui le donne abbiano cominciato a utilizzare (e quindi a realizzare) gioielli per adornare il proprio corpo. Il ritrovamento che può rispondere (forse definitivamente, anche se di definitivo nell'archeologia non c'è nulla) è avvenuto in Marocco. Un collier di perle, al momento il più antico che si conosca, secondo gli studiosi, è emerso dai lavori di scavo del sito archeologico di Bizmoune, a 14 km da Essaouira, sulla costa atlantica del Marocco. Le perle da conchiglia risalgono a un periodo collocabile tra i 142 e i 150 mila anni fa, in piena età della pietra: sono 33 in tutto e il foro che le attraversa fa pensare che siano state usate per ormare vestiti o come gioielli.

I segreti di Napoli: nel sottosuolo al rione Sanità spunta una tomba greca

L'Homo Sapiens si era appena affacciato al mondo e già apprezzava le perle. Il ritrovamento si deve a un'equipe internazionale guidata dall'Istituto superiore di archeologia di Rabat, al lavoro nella zona dal 2014. La scoperta è stata pubblica con rilievo dalla rivista Science Advances. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino