I terroristi fondamentalisti vogliono scatenare una guerra di religione ma non ci riusciranno. Questo è il messaggio lanciato da Sergio Mattarella attraverso...
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Una risposta che non lede i diritti fondamentali della democrazia e i principi di libertà occidentali ma che si sta realizzando in Italia anche in maniera molto riservata: «noi non possiamo e non dobbiamo stravolgere i principi della nostra civiltà, frutto della storia e inoltre non servirebbe. Occorre - ha spiegato il capo dello Stato nell'intervista - un'efficace azione anticipatrice, di prevenzione, di intelligence, di vigilanza e polizia, perfettamente compatibile con le libertà superando vecchie abitudini che ostacolano la condivisione di informazioni».
Ma il presidente non sottovaluta la portata dell'attacco in corso e non esita ad usare la parola «guerra», ma con un distinguo importante: «quella che sta portando avanti il terrorismo fondamentalista è una guerra in un formato diverso, senza frontiere».
Il Mattino