Mario Sconcerti, morto lo storico giornalista sportivo: era in ospedale per accertamenti

Nato a Firenze, ha diretto Il Secolo XIX e il Corriere dello Sport

Mario Sconcerti, è morto lo storico giornalista sportivo: aveva 74 anni e da qualche giorno era ricoverato in ospedale
Addio Mario Sconcerti: è morto oggi a Roma presso il Policlinico di Tor Vergata dove era ricoverato, lo storico giornalista, aveva 74 anni. Nato a Firenze, ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Addio Mario Sconcerti: è morto oggi a Roma presso il Policlinico di Tor Vergata dove era ricoverato, lo storico giornalista, aveva 74 anni. Nato a Firenze, ha diretto Il Secolo XIX e il Corriere dello Sport - Stadio ed è stato direttore generale della Fiorentina.

Gianni Bisiach, morto il giornalista volto storico della Rai, aveva 95 anni: Mattarella lo nominò Cavaliere della Repubblica

 

È stato una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, negli ultimi anni editorialista del Corriere della Sera. «Fino a venerdì - scrive il Corriere della Sera - ha continuato a dare il suo contributo di idee al nostro giornale di cui era una delle firme più prestigiose».

 

 

La carriera

Inizia la sua carriera giornalistica al Corriere dello Sport nella redazione di Firenze. Si occupa di calcio e di ciclismo, seguendo cinque Giri d'Italia e tre Tour de France, più tutte le "classiche" dello sport in bicicletta. Nel 1979 si trasferisce al quotidiano La Repubblica alla guida delle pagine sportive, portando nella redazione sportiva firme del calibro di Gianni Brera, Gianni Mura. Nella primavera del 1987 diventa vicedirettore vicario de La Gazzetta dello Sport, durante la direzione di Candido Cannavò. Tornato a Repubblica, fonda le pagine fiorentine del quotidiano nel 1988. Nel 1990 diventa capo della redazione milanese del quotidiano che lascia nel 1992 per dirigere Il Secolo XIX di Genova. Dal 1995 prende la guida de Il Corriere dello Sport fino al 2000, anno in cui ricopre il ruolo di direttore generale della Fiorentina, squadra per cui non ha mai nascosto il suo tifo. Da dirigente viola, nel febbraio 2001 lanciò la carriera di allenatore di Roberto Mancini: ne nacque una controversia con l'Associazione degli allenatori, perché Mancini non aveva ancora il patentino di prima categoria ed era stato già tesserato quell'anno con la Lazio da vice di Eriksson. Ma alla fine Mancini ottenne il nulla osta per allenare da Gianni Petrucci, all'epoca commissario straordinario della Federcalcio. Negli anni recenti è stata la prima firma sportiva del Corriere della Sera e opinionista in numerose trasmissioni televisive con Stream TV, Sky Sport, e Rai. 

 

Meloni: «Scompare una delle più autorevoli firme del giornalismo italiano»

«Con la scomparsa di Mario Sconcerti perdiamo una delle più autorevoli firme del giornalismo sportivo italiano. Un forte abbraccio e sentite condoglianze ai suoi cari, ai colleghi, ai suoi tanti appassionati lettori e ascoltatori». Così Giorgia Meloni su twitter.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino