Multato per un poster, parrucchiere paga la somma con tinture e diffusore

Il parrucchiere Dino Diserò
VALDOBBIADENE - Dopo una multa di 300 euro per un poster attaccato sulla vetrata all'interno della porta del suo negozio, un parrucchiere di Valdobbiadene (Treviso) ha pagato...

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VALDOBBIADENE - Dopo una multa di 300 euro per un poster attaccato sulla vetrata all'interno della porta del suo negozio, un parrucchiere di Valdobbiadene (Treviso) ha pagato consegnando prodotti il cui prezzo copriva la cifra. La merce è stata accettata e protocollata dal Comune.




L'artigiano, Dino Diserò, 61 anni, ha seguito l'esempio di un suo concittadino, Cesare De Stefani, ideatore dell'Osteria Senz'Oste al centro di una disputa con il Fisco, che nei giorni scorsi ha "pagato" una multa di 1.750 euro allo Spisal di Montebelluna consegnando la mucca che teneva in una stalla accanto all'Osteria. Il parrucchiere l'ha imitato e, non avendo il denaro, ha voluto pagare consegnando 55 tinture per capelli, tre bottiglie di acqua ossigenata e un diffusore (serve per arricciare i capelli).



«Sto vivendo alla giornata e adesso medito di chiudere - ha detto Diserò - Non ho altre risorse». È la terza multa in sei anni, da quando Dino ha trasferito l'attività a Valdobbiadene, la penultima è stata per 3.700 euro (poi annullata dal tribunale) per abuso edilizio: abitando a Belluno e non potendo rientrare a mezzogiorno, l'uomo mangiava un panino e si riposava nel magazzino del retrobottega. Adesso la "colpa" è di un poster: «manca il buon senso, qui il regolamento comunale cambia quasi ogni giorno».
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Il Mattino