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Musk e Zuckerberg gladiatori nell’arena dell’Anfiteatro di Pompei. Tutti gli indizi sulla misteriosa location epica portano a Pompei. Sarà in Italia, non sarà il Colosseo e la lotta di arti marziali miste si disputerà in una città fondata dall’antica Roma. Solo la Pompei archeologica rispecchia i requisiti richiesti da Musk e Zuckerberg. «Tutto nell’inquadratura della fotocamera sarà l’antica Roma, quindi niente di moderno. Ho parlato con il primo ministro italiano e il ministro della Cultura. Hanno concordato una location epica», ha dichiarato Elon Musk.
Il duello tra i due “gladiatori”, che dovrebbe tenersi a fine settembre, sarà in livestream sulle piattaforme X e Meta, ma secondo la stima degli albergatori Pompei si riempirà di fans. «Pur di esserci all’evento mondiale, anche se non potranno assistere dal vivo, i “turisti” dei social affolleranno Pompei», ne è certa la presidentessa della Federalberghi Rosita Matrone, orgogliosa che Pompei è sempre più al centro del mondo per eventi unici. «Noi siamo pronti ad accogliere questo nuovo modello di turismo inedito», spiega la numero uno degli albergatori pompeiani. I giovani di Pompei già non ci dormono la notte tanta è l’emozione.
«Lo “scontro” tra Musk e Zuckerberg porta con se un fascino non indifferente - ha dichiarato Federico Santilli presidente del Forum dei Giovani - dovuto sia dall’epicità della location, sia per gli insoliti protagonisti di questo match. Qualora questo avvenimento dovesse davvero svolgersi a Pompei, non potremmo che essere entusiasti nel vedere la nostra città ancora una volta e ancor di piú al centro del mondo: Pompei non ha certo bisogno di pubblicità, ma essere scelta come luogo per un evento del genere, le conferisce ancor di piú quell’importanza storica universalmente riconosciuta. Inoltre Musk e Zuckerberg sono due degli assoluti protagonisti delle maggiori tecnologie usate dai giovani e il fatto che il ricavato vada in beneficenza fa si che l’evento assuma un’importanza ancor maggiore.
Intanto il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto propone come location la sua città; non per uno scontro fisico, ma per un confronto intellettuale. «Musk-Zuckerberg venite a Ercolano per sfidarvi a colpi di innovazione e non per prendervi a botte. A Ercolano non abbiamo bisogno di due miliardari che giocano a scimmiottare moderni Gladiatori! Che messaggio arriverebbe alle nuove generazioni alle quali continuiamo a dire a gran voce che la scuola rappresenta l’unico ascensore sociale? Se l’idea di Musk-Zuckerberg è invece quella di sfidarsi a colpi di innovazione, tecnologia, idee per preservare e arricchire le nostre bellezze spalancheremo tutte le porte. Trovo anacronistico e fuori luogo che si possa pensare anche solo lontanamente che Ercolano possa ospitare un duello a colpi di arti marziali. Che messaggio arriverebbe alle nuove generazioni di Ercolano che grazie al coraggio dei commercianti, allo straordinario lavoro delle forze dell’ordine, della magistratura e delle istituzioni oggi vivono in un territorio che ha sconfitto la criminalità organizzata e guarda al futuro puntando su turismo e cultura», conclude Buonajuto. «La lotta di due miliardari a Pompei? È la pagliacciata della valorizzazione culturale. Pompei è ancora tutta da studiare, inedita e da comunicare». A dirlo è l’archeologo Andrea Carandini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino