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Che le abituali tavolate natalizie saranno solo un ricordo è quasi una certezza. Per il governo infatti, complice l’età media elevata di buona parte della popolazione, cenoni e festeggiamenti vari a tavola sono uno dei pericoli più importanti da scongiurare. E così non solo si punta a limitare gli spostamenti, evitando non solo che amici e parenti finiscano con l’incontrarsi provenendo da tutta Italia, quanto anche la possibilità di riunirsi in pub e ristoranti.
Ponendo il divieto assoluto di organizzare feste o affittare locali per eventi privati, potrebbero esserci delle piccole deroghe alle regole attuali per la ristorazione. Ad esempio potrebbe essere superato il limite di 4 persone sedute allo stesso tavolo, portando il numero massimo di commensali a 6.
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Sei commensali
Quella dei 6 commensali peraltro sembra ormai essere la strada prescelta dal governo, anche per quanto riguarda le cene in casa. «Questo Natale dobbiamo fare lo sforzo di essere il meno numerosi possibile - ha spiegato ieri sera la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa a chi gli chiedeva conto del numero dei congiunti che si potrà frequentare questo Natale - Immagino che si possa dire 5 o 6 persone al massimo tra gli affetti più cari, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo, quindi a tutti verrà chiesto di limitare il più possibile le persone che si riuniscono».
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Il Mattino