«Fiamme sviluppate dall'alto, alimentate probabilmente dalla copertura lignea del tetto: una situazione difficilissima per i nostri colleghi che ora potranno solo...
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Dattilo tiene ad esprimere «vicinanza a quei colleghi che stanno lottando e che vedo non stanno avendo molta fortuna nelle operazioni di spegnimento. Uno - aggiunge - si aspetterebbe che dall'alto arrivassero i nostri, cioè degli elicotteri che gettassero acqua sulle fiamme ma questo non si può fare perchè se il tetto è ancora sano l'acqua non arriva sull'incendio; se invece è rotto, gettare acqua all'interno non serve». Le immagini che rimbalzano da Parigi riportano l'ingegnere ad un altro incendio devastante, quello che il 29 gennaio del 1996 ha colpito il teatro veneziano. «Ho vissuto quella tragedia - ricorda - e normalmente questo tipo di incendi sono dovuti alla copertura lignea dei tetti che all'epoca si utilizzava. Probabilmente si è sviluppato così rapidamente perchè è partito dalla parte alta ed è più difficile spegnerlo rispetto ad un rogo partito dal basamento. È impossibile entrare dentro per il rischio crolli e solo attraverso le scale e dall'esterno si può gettare acqua».
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Nel mirino ci sono poi le impalcature che circondavano la chiesa. «Anche alla Fenice - osserva - l'incendio nacque mentre erano in corso dei lavori di restauro.
Il Mattino