L'ora di religione dopo vent'anni: tiene al Sud mentre al Nord calano gli studenti

L'ora di religione dopo vent'anni: tiene al Sud mentre al Nord calano gli studenti
Città del Vaticano - L'ora di religione cala soprattutto al Nord e nelle città, più che nelle province, mentre al Sud l'insegnamento sembra ancora...

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Città del Vaticano - L'ora di religione cala soprattutto al Nord e nelle città, più che nelle province, mentre al Sud l'insegnamento sembra ancora tenere, tanto che le richieste per avvalersi dell'insegnamento religioso si attestano attorno al 98 per cento. Il Meridione in venti anni è rimasto stabile mentre le regioni settentrionali mostrano percentuali scese fino all’82%. Lo studio promosso dalla Cei rivela che le scuole dell’infanzia e del primo ciclo si mantengono ancora intorno al 90% di adesioni, mentre le scuole secondarie di II grado scendono sotto l’82%; un ulteriore fattore di differenziazione è poi costituito dall’urbanizzazione, dato che nelle città capoluogo l’insegnamento della religione cattolica è scelto in misura nettamente inferiore rispetto alle scuole di provincia.


All’epoca della firma del nuovo Concordato, dicono soddisfatti alla Cei, pochi avrebbero scommesso sulla tenuta dell'ora di religione, che mostra di essere ancora vitale, con un tasso di adesione di poco inferiore al 90% nella media nazionale. Se la percentuale registrata nel 1993-94 era del 93,5%, ora è scesa nel 2015-16 all’90. Nel corso degli anni si registra dunque un calo contenuto, anche se con situazioni molto differenziate sul territorio nazionale. Insomma, un panorama variegato, che a seconda del punto di osservazione può suggerire valutazioni negative o rassicuranti.

La ricerca si divide sostanzialmente in due parti: una prima rivolta a descrivere le condizioni dell’Insegnamento della religione cattolica attraverso le risposte fornite dagli insegnanti; una seconda dedicata a verificare le conoscenze religiose acquisite dagli studenti in cinque diversi momenti della loro carriera scolastica (quarta primaria, prima secondaria di I grado, prima, terza e quinta secondaria di II grado). Con un questionario on line sono stati raggiunti nel corso dell’anno scolastico 2015-16 un totale di 2.982 insegnanti di religione cattolica, 2.279 di scuola statale e 703 di scuola cattolica. Nella scuola statale il 96,0% sono laici; nella scuola cattolica lo sono il 65,7%. Meno della metà sono di ruolo nella scuola statale, ma più della metà valuta la propria esperienza professionale pienamente soddisfacente e l’86,9% non intende prendere in considerazione l’ipotesi di abbandonare questo insegnamento.


Tra i motivi degli studenti della scelta di avvalersi dell’ora di religione tende a prevalere l’appartenenza religiosa. Secondo quasi tre quarti degli insegnanti la tenuta dell’Irc è dovuta soprattutto a questa motivazione e anche il calo delle adesioni è spiegato in circa due terzi dei casi con la presenza di stranieri con diversa appartenenza religiosa.   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino