Genitori contro il wi-fi gratis: «Troppi profughi, le nostre figlie poco sicure»

Genitori contro il wi-fi gratis: «Troppi profughi, le nostre figlie poco sicure»
PORDENONE - Timori e preoccupazione sono stati espressi da alcuni genitori a fronte degli assembramenti di profughi che si creano nei punti dove possono usufruire della rete wi-fi...

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PORDENONE - Timori e preoccupazione sono stati espressi da alcuni genitori a fronte degli assembramenti di profughi che si creano nei punti dove possono usufruire della rete wi-fi comunale a Pordenone. Tra i punti di ritrovo più graditi, oltre a piazza Risorgimento, c'è quello della fiera vecchia, di fronte alla Casa dello studente: ogni pomeriggio - fino a sera inoltrata - una quindicina di giovani stanno attaccati al cellulare per ore. Che stiano cercando un contatto con le famiglie è indubbio, ma diversi genitori si sono lamentati con le società sportive perché non si sentono più sicuri di lasciare le ragazzine entrare da sole in palestra, anche perché il vialetto alberato che conduce ai parcheggi è poco illuminato.


Dopo i recenti fatti di Colonia, la preoccupazione esiste. «Ci siamo mossi per far togliere il wi-fi - spiega Valentina De Simone, docente alla "Passione Arte danza" - perché diversi genitori hanno fatto notare la presenza di questi profughi, ma posso dire per mia esperienza, poiché mi sono trovata una sera sola in parcheggio con una decina di loro, che non mi hanno fatto nulla. Sono entrata in auto indisturbata ed è passata così la paura». Tra i genitori vi è anche il timore che con i telefonini vengano scattate fotografie alle bambine o alle ragazze.
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Il Mattino