Putin aumenta gli stipendi ai soldati per convincerli ad arruolarsi: contratti brevi e 2900 dollari al mese

Più soldi ai militari per aumentare la potenza di fuoco in Ucraina

Putin aumenta gli stipendi ai soldati per convincerli ad arruolarsi: contratti brevi e 2900 dollari al mese
Più soldi ai militari per aumentare la potenza di fuoco in Ucraina e uscire da una impasse che sta fiaccando i soldati russi nello spirito e nel corpo. Vladimir Putin gioca...

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Più soldi ai militari per aumentare la potenza di fuoco in Ucraina e uscire da una impasse che sta fiaccando i soldati russi nello spirito e nel corpo. Vladimir Putin gioca al rialzo e moltiplica gli stipendi per chi sceglie di arruolarsi per brevi periodi. Secondo quanto riferito da diversi media inglese, lo Zar sta offrendo somme di denaro ingenti per andare a rinvigorire nei numeri un esercito che, stando ai dati, ha contato più di 22 mila perdite dall’inizio del conflitto.

Ad esempio, a Tula, centro a sud di Mosca, la Difesa sta reclutando soldati offrendo contratti trimestrali da 170.000 rubli al mese, all’incirca 2.800 euro. Uno stipendio di tutto rispetto considerando che, secondo un rapporto del Moscow Times, si tratta di somme quattro volte superiori a uno stipendio medio locale. Senza contare poi i ritocchi per i funzionari ai quali, nel Caucaso settentrionale, sono stati offerti 300.000 rubli, circa 4800 euro, per arruolarsi per lo stesso lasso di tempo. Oltre alle valutazioni sul rapporto con i salari medi che stupiscono relativamente – in fin dei conti una guerra non è proprio come un lavoro in ufficio – a sorprendere è lo scarto con chi in prima linea ci sta già dalla fine di febbraio. In circostanze normali, infatti, i militari a contratto vengono assunti per tre anni a circa 64900 rubli al mese, circa mille euro, secondo fonti del Washington Post. Mentre, analizzando i dati della Difesa del Cremlino di quattro anni fa, la cifra scende addirittura a 564 euro al mese. Ancor più clamoroso il caso dei soldati di leva (obbligatoria in Russia per tutti i maschi tra i 18 e i 27 anni), presenti eccome nelle file russe in azione in Ucraina: per loro la sfida quotidiana alla morte vale appena 243 euro al mese.

«Ci sono ragioni evidenti che stanno facendo crollare il morale da parte russa – ha spiegato a Newsweek Michael Kimmage, ex membro dello staff di pianificazione politica del Dipartimento di Stato della Casa Bianca –. La guerra non sta andando bene. Il suo scopo non è chiaro e combattere una guerra contro un vicino, con il quale è facile comunicare, è psicologicamente gravoso per i soldati». Non è un caso che siano in aumento le voci di ammutinamenti da parte dei soldati se non addirittura di sabotaggi dei propri mezzi blindati per ostacolare l’avanzata delle prime linee. Certo è che, in questo contesto, la mossa di Putin qualche effetto ce lo avrà di sicuro. Se anche gli stipendi quadruplicati dovessero convincere più persone ad arruolarsi come sarebbero poi i rapporti in trincea con quelli che da quasi tre mesi stanno cercando di sopravvivere per 500 euro al mese?

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Il Mattino