Colpo di scena all'apertura del processo bis per la morte di Stefano Cucchi, il geometra romano morto nell'ottobre 2009, una settimana dopo il suo arresto per droga, per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il presidente si è astenuto anche per avere presieduto un collegio che ha precedentemente escluso la sussistenza del nesso causale tra il pestaggio e il decesso, e per avere espresso una sorta di parere sulla posizione dei carabinieri adesso imputati: gli atti sono stati inviati al presidente del Tribunale, Francesco Monastero. La prossima settimana, in aula, ci sarà la lettura delle determinazioni del presidente, con l'indicazione del nuovo collegio e la fissazione dell'udienza nella quale potrà essere dato avvio al processo.
Spetterà ai nuovi giudici vagliare la posizione processuale dei carabinieri Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco, accusati di omicidio preterintenzionale (si tratta dei militari che la procura indica come coloro che arrestarono Cucchi), e del maresciallo Roberto Mandolini, che risponderà dei reati di calunnia e falso. Lo stesso Tedesco, insieme a Vincenzo Nicolardi, è accusato anche di calunnia nei confronti di tre agenti della penitenziaria che furono processati per questa vicenda e poi assolti in maniera definitiva.
«È passato tanto tempo, abbiamo sprecato tante energie, ma stavolta ci siamo, siamo arrivati al momento della verità - ha commentato a fine udienza Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano - La mia famiglia ha già dato fin troppo, abbiamo avuto tanta pazienza; ma ne abbiamo ancora.
Il Mattino