«E' già partita una lettera di tre pagine dal Viminale in punta di diritto in risposta al gentile presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. La sua è stata...
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«E' una bugia, un falso» ha risposto, inoltre, Salvini a chi gli chiedeva se era vero che avesse detto al premier Conte di volere la crisi per capitalizzare i consensi. «Se non ci fosse stata la marea di no arrivata nelle ultime settimane - ha detto - avremmo continuato a lavorare serenamente.
In ogni caso il vicepremier ha detto di non chiudere del tutto le porte a Di Maio. Con i Cinque Stelle partita chiusa? Ci sono state tante frizioni, quando sono arrivate ad essere troppe e ti rendi conto che il Governo è fermo ti domandi se l'Italia può sopportare un Governo fermo e litigioso. Secondo me no».
«Siamo alle porte di una manovra economica che dovrà essere ambiziosa. Poi - ha aggiunto - se qualcuno vorrà dialogare, per carità di Dio, io sono la persona più paziente del mondo. Ma sto al Governo solo e soltanto se posso fare le cose, se posso occuparmi di sicurezza. Se devo occupare metà del mio tempo agli insulti degli alleati è una cosa originale».
Elezioni a ottobre? «Per la manovra i tempi ci sono». Ne è certo il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ricordando che «a settembre votano in Austria, poi in Polonia, se non si trova una maggioranza si vota in Spagna a ottobre. Se si vota ad ottobre è possibile fare un Governo e fare la manovra, anzi magari in maniera anticipata rispetto all'anno scorso quando l'abbiamo fatta a Natale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino