Lo spoils system si può fare, basta farlo bene. Nella sanità lo usò Rosy Bindi, solo per fare un esempio. E rientra, non sempre e non per tutto, nella...
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Per questo e per molto altro, non è un periodo di grande spolvero per la ministra Grillo. C'è chi la paragona a Toninelli. Di fatto, dopo le dimissioni-scandalo del presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, non in linea con i dettami del grillismo sanitario, ieri è stato nominato il commissario di questo organo cruciale. Sorpresa: è un pro-vax, un vaccinista. E questo scatenerà altre polemiche, contro il ministro, da parte dei vaccinisti che dicono che lei ha tradito, per opportunismo governativo, la fede anti-scientifica che professava prima. Il prescelto è Silvio Brusaferro, ordinario di Igiene e Medicina preventiva e direttore del Dipartimento area medica dell'università di Udine. Con svariate esperienze all'estero. Lui ringrazia, la Grillo esulta: «Il commissario assicurerà l'operatività in vista della nomina del presidente che sarà effettuata sulla base dei curricula». La Grillo incalza: «La scelta del nuovo presidente dell'Iss avverrà nel segno della competenza e dell'indipendenza, come nei mesi scorsi per l'incarico di dg dell'Agenzia del farmaco, l'Aifa». Da dove per dissensi politici si era dimeso il presidente, Stefano Vella, e dove senza un vero bando pubblico (l'invocata trasparenza quindi non c'è?) è stato scelto, al posto di uno scienziato di chiara fama, Mario Melazzini, che la Grillo da parlamentare M5S non ancora ministra attaccava con forza, Luca Li Bassi, con un passato nell'agenzia neozelandese del farmaco e varie altre esperienze tra cui quella all'agenzia atomica. Un brava persona, lo descrivono nell'ambiente: ma non un super-scienziato. E comunque l'Aifa non era mai stata toccata dallo spoyls system: così come il Consiglio superiore della sanità, in cui l'ultima ministra del centrosinistra, Beatrice Lorenzin, lasciò i componenti originari fino alla scadenza naturale del mandato. Al CCS la Grillo deve fare molte nomine. E dopo il traghettatore all'Istituto superiore di sanità, come possibile presidente (ma dipende dalle virtù meritocratiche!, è la linea ministeriale) qualcuno dice che potrebbe andare il professor Vittorio Demicheli ma qualcun altro sostiene che non ci riuscirà per via del curriculum poco pesante. Comunque è un medico descritto come non proprio No Vax - altro, alto, tradimento della Grillo, di nuovo? ma debolmente Pro Vax. Per intendersi, è quello che ha inventato l'«obbligo flessibile» per i vaccini nelle scuole.
Intanto il Ricciardi che ha lasciato in chiave anti-grillina l'ISS diventerà - come annunciato ieri da Nicola Zingaretti - consigliere (a titolo gratuito) per la ricerca e l'innovazione della Regione Lazio.
Il Pd si inserisce così nella difficoltà che sta attraversando la Grillo. Una ministra che, ai tempi dei governi Letta, Renzi, Gentiloni, attaccava sulla sanità con il supporto di certa vecchia sinistra, sindacalizzata che le forniva materiale tecnico-polemico. E ora è ancora quello (il grillismo è ancora tutto da inventare in campo medico-politico) il milieu di riferimento della Grillo: la vecchia sinistra. Coniugata però a certa impronta ex An da cui derivano diversi collaboratori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino