Quarantamila interventi chirurgici saltati e sale operatorie e corsie semideserte negli ospedali pubblici per il 'Black Friday' della Sanità. Ha ottenuto...
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Soddisfatti i sindacati, che oggi in conferenza stampa hanno ribadito le ragioni della protesta sottolineando come questa sia stata attuata anche in favore dei cittadini, con l'obiettivo di riuscire a garantire in futuro cure dignitose a tutti. E proprio nel giorno dello sciopero, il ministro della Salute Giulia Grillo ha convocato le organizzazioni mediche al ministero, precisando come «siamo tutti dalla stessa parte» e assicurando che le richieste dei medici «saranno accolte».
Decine le manifestazioni in tutta Italia ma, come previsto per legge, sono state garantite le prestazioni indispensabili. I 120mila camici bianchi del Servizio sanitario nazionale (Ssn), ha sottolineato il segretario generale del sindacato Anaao-Assomed Carlo Palermo, hanno incrociato le braccia per rivendicare «il diritto a curare e il diritto a essere curati». Ad aderire allo sciopero, i medici dell'Intersindacale che riunisce tutte le principali sigle della categoria: «Siamo costretti a fermarci un giorno per non fermarci per sempre nei prossimi anni», spiega Palermo. Il definanziamento del Ssn prosegue, aggiunge, «perché l'incremento del fondo sanitario per il 2019 è di un miliardo appena, pari allo 0,88% rispetto all'anno precedente, ovvero è in decremento rispetto all'inflazione». Quello che i medici lamentano è inoltre una crisi di organico.
Già oggi, precisa il segretario Anaao, «la dotazione organica è del 10% in meno rispetto al 2009 e le prospettive sono drammatiche. Nei prossimi anni andranno in pensione con la legge Fornero 45.000 tra medici, dirigenti sanitari e veterinari. Un numero tale da mettere in ginocchio qualsiasi sistema sanitario nazionale se non si provvede immediatamente e rapidamente alle nuove assunzioni». Richieste accolte dal ministro Grillo che, incontrando le organizzazioni, ha affermato che «questo governo è attentissimo alle loro istanze. Io per prima sono medico e so benissimo - ha detto - l'impegno che loro mettono quotidianamente nel fare il loro lavoro». Dal ministro sono giunte anche rassicurazioni sul rinnovo del contratto: «Abbiamo fatto passi in avanti nella questione del contratto» e «abbiamo la seria convinzione di poter accogliere le istanze che i sindacati ci hanno presentato in questo incontro».
Sarà la «prima volta dopo che - ha sottolineato - queste categorie sono state per anni tralasciate dalla politica».
Il Mattino