Scuola, autocertificazioni sui vaccini. Il ministro: responsabilità dei genitori

Scuola, autocertificazioni sui vaccini. Il ministro: responsabilità dei genitori
Tutti a scuola con l'autocertificazione dell'avvenuta vaccinazione o dell'appuntamento preso per mettersi in regola sollevando i dirigenti scolastici da qualunque...

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Tutti a scuola con l'autocertificazione dell'avvenuta vaccinazione o dell'appuntamento preso per mettersi in regola sollevando i dirigenti scolastici da qualunque responsabilità. Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti ha incontrato le organizzazioni sindacali rapprensentative della dirigenza scolastica per calmare le acque in vista dell'avvio dell'anno scolastico. Un confronto per ribadire che sono i genitori gli unici responsabili nel caso di dichiarazioni false.


La polemica tuttavia non si attenua e l'avvio dell'anno appare tutto in salita non solo per la questione dei vaccini (la copertura raggiunta grazie alla legge Lorenzin è del 95%) ma anche per le procedure relative alle immissioni in ruolo e alla chiamata dei supplenti che anche quest'anno potrebbe raggiungere se non superare la quota di 90mila unità.
 
Il primo incontro al Miur, tuttavia, era dedicato esclusivamente alle vaccinazioni. «Il ministro - spiega Antonello Giannelli presidente dell'Anp - ci ha fornito garanzie, ribadiamo tuttavia la posizione da noi già espressa nei giorni scorsi relativamente all'obbligo di vaccinazione ed al rischio di ammettere nelle scuole i bambini non vaccinati». Il nodo riguarda i controlli. Bene l'autocertificazione ma - spiega Giannelli - per garantire la tutela della salute di tutti i bambini e in particolare di quelli immunodepressi, dovranno essere effettuati i controlli previsti dall'art 71 del Dpr 445/2000» e «ritengo però che si debbano accettare le autocertificazioni solo ed esclusivamente laddove le Asl non siano in grado di rilasciare i certificati».

Pino Turi segretario della Uil scuola ricorda che «in attesa dell'esito parlamentare dell'emendamento sottoposto al voto del Senato, la scuola inizierà sulla base delle leggi vigenti. Questo significa che le scuole dell'infanzia, le sole interessate al provvedimento, potranno accogliere tutti i bambini. La riunione al ministero tranquillizza gli istituti scolastici. Il punto è che non si possono far ricadere sulle scuole le incertezze, le contraddizioni e i rimpalli di responsabilità dei ministeri».


Il dissenso e il rischio che ognuno imbocchi una strada differente è elevato. Si è manifestato già all'inizio di agosto e adesso alcuni sindaci pugliesi (Maruggio, Taranto, a Lucera, Foggia, Mola, Bitonto, Bari) hanno emesso ordinanze per disporre la mancata ammissione ai nidi e alle materne per i bambini da 0 a 6 anni privi della certificazione che attesti le avvenute vaccinazioni. «L'intervento dei sindaci pugliesi costituisce una vera novità nel difficile intento di assicurare con le vaccinazioni il diritto alla salute dei cittadini, in particolare di quelli più fragili - commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli - e apre una questione nevralgica sinora sottaciuta e talora misconosciuta nella gestione del Servizio sanitario nazionale: la partecipazione democratica delle comunità locali e dei cittadini alla gestione della salute sia pubblica che individuale». La salute, scrive Anelli in una lettera aperta, non è solo un diritto del singolo, da rispettare o da esigere». Uno strappo che non potrebbe rimanere isolato per evitare ai no-vax di cantare vittoria anche se l'obbligo di copertura vaccinale non è stato messo in discussione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino