Confronto in Europa per il rafforzamento della Nato a est, collaborazione in Siria: lo schema del 'doppio binariò sembra valere anche per la Russia. Mentre a Bruxelles,...
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Obiettivo: colpire «i gruppi di Jabhat Al Nusra e le formazioni armate illegali che non sostengono la tregua, nonchè carovane con armi e munizioni e unità armate che attraversano illegalmente il confine turco-siriano»: Shoigu specifica che «il varo di queste misure ci permetterà di passare al processo di soluzione pacifica del conflitto in tutto il territorio siriano» e sottolinea che «naturalmente» i raid congiunti sarebbero «concordate con le autorità della repubblica araba siriana». E specifica che «ieri abbiamo iniziato a concordarle con i nostri colleghi a Oman e a Ginevra». L'annuncio però prende in contropiede gli Usa. «Non abbiamo ricevuto la proposta e ho letto le stesse notizie che avete voi», dice il portavoce del Pentagono, il capitano Jeff Davis, aggiungendo che «al momento non collaboriamo nè ci coordiniamo con i russi in alcuna operazione in Siria».
Tuttavia a Bruxelles, nella ministeriale esteri che ha preparato il vertice di Varsavia, nonostante la «particolare sensibilità» di baltici e polacchi, è prevalsa la volontà di tenere aperto il dialogo con la Russia, inquieta per il rafforzamento dell'Alleanza a est, che comprenderà anche il dispiegamento di almeno quattro battaglioni di truppe di terra con l'etichetta di "presenza avanzata" a titolo di deterrenza.
Il Mattino