Trovato morto lo speleologo disperso sulla Maiella: è annegato, aveva 42 anni

L'intervento delle squadre di soccorso alpino e vigili del fuoco alla grotta di Roccamorice
È stato recuperato senza vita il terzo speleologo coinvolto ieri nell'incidente nella grotta della Risorgenza a Roccamorice, in provincia di Pescara. Il Soccorso...

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È stato recuperato senza vita il terzo speleologo coinvolto ieri nell'incidente nella grotta della Risorgenza a Roccamorice, in provincia di Pescara. Il Soccorso Alpino e Speleologico ha estratto da poco la salma dalla grotta, non appena il livello dell'acqua ha permesso il recupero. L'acqua nella cavità è stata drenata dai Vigili del Fuoco, tramite delle idrovore. La vittima è Alessio Carulli, geologo 42enne di Arielli (Chieti). Il decesso sarebbe dovuto ad annegamento.


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L'operazione è iniziata attorno alle 16 di sabato 4 luglio: salvati ieri i suoi compagni di esplorazione, Giuseppe Pietrolungo, 36enne originario di Atri (Teramo) e residente a Pianella (Pescara), e Stefano Farinelli, 31 anni,  marchigiano originario di Fabriano ma residente a Genga in provincia di Ancona. In mattinata il corpo dello speleologo deceduto è stato trasportato lungo uno stretto sentiero fino alla vicina strada e consegnato alle autorità.
Condoglianze alla famiglia di Alessio Carulli sono state espresse dai parenti di Pietrolungo: "Sappiamo cosa vuol dire perdere un caro, ci siamo passati con Andrea" hanno dichiarato ricordando il loro Andrea Pietrolungo, ucciso da un infarto nel 2017 forse per il troppo stress: era stato uno dei soccorritori nei terribili giorni della tragedia dell'Hotel Rigopiano, distrutto da una valanga a Farindola, in provincia di Pescara. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino