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ANCONA Il richiamo del rock di Damiano & co. per lei deve essere stato troppo forte. Talmente irrinunciabile da indurla ad evadere dai domiciliari pur di partecipare al concerto di San Siro dei Maneskin. Il costo? Oltre a quello del biglietto per il live, il trasferimento in una cella del carcere di Villa Fastiggi, a Pesaro.
L’aggravamento
È stato il gip del tribunale di Ancona ad aggravare la misura cautelare nei confronti di una 22enne bengalese, indagata per stalking e diffamazione aggravata nei confronti dell’ex datrice di lavoro, titolare di un albergo. In un primo momento, alla 22enne era stato impartito il divieto di avvicinamento e di comunicazione con l’albergatrice e ai suoi familiari. Poi, le sono stati imposti i domiciliari, considerando il protrarsi della condotta persecutoria. Infine, dopo la trasferta a Milano dello scorso 25 luglio, ecco che per lei si sono aperte le porte del carcere.
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L'HOTEL
La misura, però, non avrebbe messo un freno al pressing posto in essere dalla 22enne. Stando a quanto emerso, la donna avrebbe continuato a perseguitare le sue vittime con gravi diffamazioni social e minacce tanto da costringere l’albergatrice a sporgere una nuova denuncia e a consegnare agli investigatori il plico di messaggi inviati dalla stalker irriducibile. A metà dello scorso giugno, il gip ha aggravato la misura cautelare, disponendo per la 22enne il regime degli arresti domiciliari.
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Nel corso della serata del 25 luglio, la pattuglia della polizia ha eseguito un controllo per verificare che la donna fosse a casa. Gli agenti non l’hanno trovata. Era partita per Milano. Per andare a vedere il concerto dei suoi beniamini a San Siro: i Maneskin. L’evasione dai domiciliari è stata segnalata al gip, che ha preso subito provvedimenti. Al ritorno, l’euforia post live della 22enne è sparita ben presto. Perché a casa sua si sono presentati i poliziotti per arrestarla e condurla in una cella del carcere femminile di Pesaro. Il biglietto, più caro di così, non poteva costare.
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