Il premier Conte, il ministro Salvini. Entrambi a Foggia. Oggi. L'emergenza del caporalato, lo schiavismo che sta alla base del tremendo incidente di ieri, in cui...
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Salvini riunisce in Prefettura il comitato per la sicurezza. E alla vigilia parla così: «Il caporalato nonostante le chiacchiere degli ultimi anni non è stato sconfitto, è più vivo che mai. La mafia ci fa gran soldi». E ancora: «Ho una serie di proposte da presentare, per aggredire questo fenomeno intollerabile in un paese come l'Italia».
Con un'immigrazione regolare e controllata forse si sarebbe potuta evitare questa ennesima strage di lavoratori neri, struttati e derelitti, dei campi di pomodori che hanno trovato la morte stipati nel pulmino guidato dai loro padroni e travolto dal tir nel foggiano. Ma gli immigrati irregolari fanno comodo - è la convinzione di Salvini - a sfruttatori, schiavisti, caporali e buonisti che nel nome dell'ideologia buonista dell'accoglienza producono insicurezza per tutti.
E proprio nel giorno della sua visita a Foggia il ministro commenta anche l'operazione dei carabinieri che, a Gallipoli, ha portato all'arresto per spaccio di sette immigrati richiedenti asilo, gambiani e senegalesi.
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Il Mattino