Strage in tribunale, chiesta condanna per la guardia giurata che fece passare Giardiello

Claudio Giardiello
Nuovo passo avanti nei processi sulla strage in Tribunale a Milano. Il pubblico ministero di Brescia Isabella Samek Ludovici, al termine della sua requisitoria, ha chiesto di...

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Nuovo passo avanti nei processi sulla strage in Tribunale a Milano. Il pubblico ministero di Brescia Isabella Samek Ludovici, al termine della sua requisitoria, ha chiesto di condannare la guardia giurata Roberto Piazza, che la mattina del 9 aprile 2105 era in servizio all’ingresso dal quale è passato il pistolero Claudio Giardiello, a tre anni di reclusione per omicidio colposo plurimo e lesioni.


Piazza, che ha optato per il rito abbreviato, secondo l’accusa non avrebbe controllato la ventiquattrore nella quale Giardiello (già condannato all’ergastolo) aveva nascosto la Beretta con cui ha sparato 13 colpi all’interno del palazzo di Giustizia. Tre le vittime della sua sanguinosa vendetta contro il sistema giudiziario che lo aveva messo con le spalle al muro: il coimputato Giorgio Erba, l’avvocato Lorenzo Claris Appiani e il magistrato Fernando Ciampi. Altre due persone, invece, erano rimaste ferite nella sparatoria. In un primo momento Giardiello aveva ammesso di aver nascosto la Beretta nella sua valigetta. La “disattenzione” dell’addetto alla sicurezza l’aveva interpretata come un segnale di via libera per il suo folle piano.

Nel giugno scorso, invece, l’imprenditore aveva detto di esser stato aiutato da un complice e di aver nascosto l’arma all’interno della cittadella della Giustizia milanese tre mesi prima della strage. Versione che in un secondo momento ha poi ritrattato. Oltre all’addetto alla sicurezza è finita a processo anche la società per la quale lavorava, la AllSystem, che è stata citata come responsabile civile dai familiari delle vittime. Si tornerà in aula il 21 aprile prossimo e la parola passerà alle difese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino