Stupro di Rimini, una mamma: «Mio figlio non è violento, il giorno dopo faceva la spesa con me»

Stupro di Rimini, una mamma: "Mio figlio non è violento, il giorno dopo faceva la spesa con me"
Hanno alle loro spalle famiglie problematiche i tre minorenni arrestati insieme al 20enne congolese Guerlin Butungu per l'aggressione e lo stupro nei confronti di una turista...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Hanno alle loro spalle famiglie problematiche i tre minorenni arrestati insieme al 20enne congolese Guerlin Butungu per l'aggressione e lo stupro nei confronti di una turista polacca in vacanza a Rimini con un amico. La reazione dei genitori all'arresto dei loro figli, però, ha generato pareri discordanti anche all'interno delle stesse famiglie. I genitori dei due fratelli marocchini di 17 e 15 anni arrestati, infatti, sono enormemente dispiaciuti: «Vorremmo avere davanti quella ragazza per chiederle scusa. Hanno sbagliato, una simile violenza è inacettabile e devono pagare». Non si può dire altrettanto della madre del 16enne nigeriano, che come riporta il Corriere della Sera difende suo figlio.




«Ha solo 16 anni, non è un violento, non può avere compiuto una cosa simile. Il giorno dopo era tranquillo con me a fare la spesa» - dichiara la donna, che ha anche una figlia di 13 anni e altri due bambini - «Quando i poliziotti me l'hanno portato via ridevo e dicevo: "Ma è solo un ragazzino, non può averlo fatto". Noi lo avremmo viziato per avergli comprato l'iPhone? Sentivamo che glielo dovevamo e lo abbiamo comprato coi nostri risparmi. Non so se ha sbagliato, ma resta sempre mio figlio e non posso ammazzarlo». Lo riporta anche l'Huffington Post.
Di diverso avviso il padre del ragazzo, che si sfoga così: «Lo hanno rovinato certe cattive compagnie, l'avevo anche picchiato due o tre volte per impedirgli di frequentare quella gente». In carcere, l'uomo si sarebbe rivolto così al figlio: «Ma ti rendi conto in che casino ti sei messo? Avete fatto una cosa sporca voi quattro, tu hai anche una sorella, pensa se qualcuno facesse del male a lei». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino