A vegliare sui ragazzi nella caverna in Thailandia c'era anche lo spirito di una principessa suicida. Come tutte le numerose grotte della zona, ricorda infatti sul blog The...
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Letteralmente Tham Luang Nang Non, questo il nome della grotta, vuol dire 'la grotta della ragazza adagiatà. La ragazza in questione è una principessa, che secondo la leggenda rimase incinta di un cittadino comune e fuggì con lui.
Secondo la leggenda, chi visita la grotta deve adorare lo spirito per evitare di essere inghiottito. Questo tipo di miti, ricorda l'esperto, è comune a tutte le caverne della zona. C'è ad esempio poco più a sud quella di Nang Non, il cui spirito guardiano sarebbe quello di un nobile attirato nella caverna da una bellissima donna e poi ucciso. «Le caverne sono posti pieni di forza, ma anche di pericoli. Questi posti spesso hanno dei rituali annuali per assicurare che gli spiriti siano benevoli per i villaggi - racconta Johnson -. Gli spiriti hanno un aspetto feroce, e d'altra parte regnano su un mondo inospitale che deve essere 'addomesticatò prima di diventare utilizzabile dagli uomini. Proprio questa consapevolezza del pericolo si traduce nei riti che si tengono nella regione». Ad alimentare i miti, rileva l'antropologo, c'è anche il fatto che nel nord della Thailandia si incontrano tre religioni. «C'è la fede nel potere di particolari posti o persone - sottolinea -, il rispetto per gli insegnamenti buddisti e un modello di potere spirituale basato sulle tradizioni Hindu più antiche» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino