Un po' è l'ennesimo passo M5S verso la normalizzazione modello Di Maio, che prevede anche un anti-europeismo attenuato rispetto a prima. Un po' è il...
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Il paradosso è che questa carica va a Castaldo, il quale in un post notturno del 2015 oltre a parlare dei suoi possibili rimorchi con le donne ha scritto: «Non sarò mai come voi europeisti. E Bruxelles è il cuore malato di un'Europa malata». Però, si è fatto la sua campagna elettorale e ha ottenuto oltre ai voti degli euri-scettici alla Farage e a quelli dei sostenitori della Brexit e a quelli che hanno lasciato il Front National considerando la Le Pen troppo morbida, anche i favori random di chi negli altri gruppi, dai liberali ai socialisti, ha risentimenti verso qualche collega o si sente sottostimato o vuole smarcarsi dai suoi simili. E così il paradosso dell'anti-europeista che diventa vice-presidente si è potuto realizzare.
Castaldo ha preso tutti i voti delle destre e pescato un po' di qua e un po' di là.
Il Mattino