Arrivano in piazza del Campidoglio su una Smart del car-sharing con scritti sulle fiancate i loro nomi e l'hashtag '#lovewins'. Poco dopo le nove l'atteso...
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Ed è con i cilindri in testa che sono entrati nella Sala Rossa, dove si celebrano nella Capitale i matrimoni civili. Vestiti uguali - camicia bianca con rouches, gilet e pantaloni grigi, sneakers di tela chiara - sono accolti, oltre che dai loro invitati, da un 'murò di fotografi e giornalisti. Si baciano più volte, vanno «a salutare Marco Aurelio» e si fanno mille foto sotto la statua. La più emozionata sembra la mamma di Luca: «Ho pianto tutto il tempo - dirà dopo la cerimonia - sono bellissimi, innamorati». Nella Sala Rossa trovano già ad attenderli Virginia Raggi, giacca scura e fascia tricolore. «Vi auguro una unione lunga e divertente - dice loro prima di leggere gli articoli del Codice - vi auguro di superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti. Questa è la sfida che vi accingete a intraprendere, andate avanti a testa alta con forza e divertitevi. Divertirsi è il segreto della vita. Vi auguro una vita intensa». Non è la giornata per parlare di politica: «Oggi Raggi è il sindaco di tutti noi a prescindere da chi l'ha votata - diranno più tardi gli sposi - è il nostro sindaco. Ci ha anche confortato, è stata deliziosa e carina. Ci ha dato dei consigli simpatici, da vecchia amica?». Si scambiano gli anelli (a forma di chiodi per ferrare i cavalli, «simbolo di saldezza»).
Tante lacrime di gioia. «Questa legge - dice Raffaele - ci rende tutti uguali, bisogna avere il coraggio di essere felici».
Il Mattino